Artrosi anche nel gatto
L’analisi epidemiologica è stata fatta da David Godfrey del “Nine Lives Veterinary Practice for cats” di Solihull (West Midlands, Inghilterra), che ha condotto il suo studio retrospettivo su tutti i gatti che, per una qualsiasi ragione, erano stati sottoposti ad accertamenti radiografici nel suo ambulatorio.
“Dall’analisi delle cartelle cliniche – scrive Godfrey nell’articolo – risulta che dei 292 gatti sottoposti a radiografia di almeno un’articolazione sinoviale, il 22% (63) era portatore di evidenti segni radiografici di artrosi e, di questi, il 33% – pari a 21 animali – manifestava anche una sintomatologia clinica conclamata…Solo in 7 dei 63 gatti artrosici abbiamo rinvenuto una causa specifica e, cercando una correlazione con l’età, abbiamo trovato che quelli affetti da degenerazione articolare erano i più anziani.”
Un altro tassello va, dunque, ad aggiungersi al puzzle di evidenze scientifiche che, negli ultimi anni, hanno definitivamente decretato la dignità clinica dell’artrosi anche nel gatto. Un’artrosi che – a fronte di una discreta prevalenza, una costante presenza radiografica ed una correlazione assai evidente con l’avanzare dell’età – accoppia un’insidiosa asintomaticità ed un’eziologia il più delle volte indefinita che rendono oggettivamente difficile il management diagnostico-terapeutico di questa artropatia nel gatto.
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