Attenzione al mezzo di contrasto
Il filone di ricerca era iniziato negli anni Settanta, ma la conferma definitiva del coinvolgimento diretto dei mastociti nelle reazioni allergiche associate all’impiego di mezzi radiografici di contrasto viene ora da un gruppo di ricercatori giapponesi del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Kyushu.
“Abbiamo analizzato – scrivono i ricercatori nell’articolo pubblicato di recente sull’Archives of Pharmacology – l’effetto dell’iniezione sistemica di alcuni iododerivati, ionici e non, sulla permeabilità vascolare riscontrata nel polmone di ratto. I risultati ottenuti dimostrano un marcato aumento di questo parametro e della conseguente extravasazione plasmatica, associato ad una proporzionale diminuzione del contenuto polmonare di istamina.” La sequela di eventi è, dunque, perfettamente chiara: iniezione del mezzo di contrasto radiografico à attivazione diretta dei mastociti à degranulazione à liberazione di mediatori intragranulari, istamina in particolare à aumento di permeabilità vasale à innesco di una reazione anafilattoide immediata su base infiammatorio/allergica.
Non c’è dubbio. L’indagine contrastografica va ad aggiungersi a quell’incredibile elenco di fattori, indipendenti dall’assetto immunologico dell’organismo, in grado di perturbare direttamente la membrana dei mastociti residenti nei diversi tessuti e provocarne l’immediata risposta degranulatoria: dagli stimoli termici (caldo, freddo) e meccanici (ferite, frizioni), ai prodotti di origine batterica (fimbrie, polipeptidi), ai farmaci (aspirina, morfina, codeina, etc.), agli agenti fisici (raggi UV) ed ora, anche, ai mezzi iodati di contrasto.
Goromaru T, Sendo T, Itoh Y, Sakai N, Teshima D, Oishi R, 2002, Evidence for involvement of mast cell degranulation and subsequent stimulation of histamine H1 and H2 receptors in radiographic contrast media-increased vascular permeability in rats, Naunyn-Schmiedeberg’s Archives of Pharmacology, 366: 605-612