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Condroitin solfato efficace su sinovia e cartilagine

Il condroitin solfato (CS) protegge la cartilagine dalla degenerazione artrosica, e controlla anche la concomitante infiammazione sinoviale. Ne parla “Osteoarthritis & Cartilage”.
Condroitin solfato efficace su sinovia e cartilagine

Si sa: l’artrosi è fondamentalmente caratterizzata dalla condrodegenerazione. Ma oggi si sa anche che la progressiva degenerazione della cartilagine articolare non è l’unica alterazione che compare durante il processo artrosico. Oltre alle alterazioni cartilaginee e ossee, una risposta infiammatoria reattiva della membrana sinoviale appare assai precocemente in corso di artrosi e ne precipita il decorso, accelerandone l’evoluzione e scatenando la sintomatologia dolorosa conclamata.
Farmacologi dell’Università di Montreal (Canada) partono da questi presupposti per rassegnare i dati esistenti sui numerosi meccanismi con cui il CS agisce non solo a livello della cartilagine, ma anche della membrana sinoviale. Meccanismi in virtù dei quali a questa molecola sono state attribuite proprietà non solo condroprotettive e di recupero strutturale dell’articolazione, ma anche sintomatiche a lungo termine.
Oltre alle note attività di protezione della cartilagine (tra queste, ad esempio, l’inibizione dell’attività delle metalloproteasi litiche), gli autori della review elencano le svariate proprietà antinfiammatorie del CS: dall’efficacia nel diminuire sintesi e rilascio di una lunga serie di mediatori direttamente implicati nella flogosi e nel dolore da artrosi ed iper-prodotti da numerosi stipiti cellulari, mastociti in primis; alla capacità della molecola di controllare fin sul nascere l’infiammazione articolare, agendo direttamente su quei fattori molecolari, responsabili dell’innesco di tale processo.
Insomma, una molecola dai mille volti funzionali che, sapientemente combinata con altre sostanze a comprovata efficacia anti-artrosica, può rivelarsi uno strumento indispensabile per contrastare i molteplici meccanismi di questa malattia, così invalidante sia per l’uomo che per l’animale da compagnia.