Dermatite atopica e qualità della vita
Di norma, la dermatite atopica del cane viene valutata in base alla gravità delle lesioni dermatologiche presenti e del prurito. Dalle pagine di “Veterinary Dermatology”, la task force internazionale di esperti di atopia canina esorta ora a considerare un ulteriore parametro diagnostico: la qualità della vita, sia dell’animale stesso che del suo proprietario.
Per questo, Claude Favrot e coll. hanno somministrato a 98 proprietari di cani affetti da dermatite atopica due questionari. Il primo si proponeva di definire in 10 domande il profilo del proprietario, ed il tipo di rapporto che lo legava al suo animale. Nel secondo, 30 quesiti erano finalizzati a valutare quanto la malattia atopica incideva sulla qualità della vita sia del proprietario che del cane stesso.
Dall’analisi delle risposte, la task force di esperti ha selezionato 13 domande, giudicandole sufficientemente indicative dell’impatto della dermatite atopica sul parametro “qualità della vita”. Tra queste, alcune riguardavano specificatamente l’eventuale compromissione dell’abituale stile di vita del cane (es. attività di gioco) o la comparsa di alterazioni comportamentali (es. disturbi del sonno), scatenate in particolare dalla gravità della sintomatologia pruriginosa. Altre, invece, erano espressamente indirizzate al proprietario, con lo scopo di capire quanto la malattia dell’amico a quattrozampe rappresentasse un vero e proprio “fardello”, in grado di disturbare la vita della famiglia, comprometterne i rapporti sociali ed incidere sul bilancio economico.