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Dermatologia topografica

Per il congresso annuale AIVPA (Associazione Italiana Veterinari Piccoli Animali), appena svoltosi (28-29 febbraio 2004) al Centro Congressi QuattroTorri di Perugia, è stato scelto quest’anno un argomento davvero originale: la “Dermatologia topografica”. Ovverossia la cute di cani e gatti indagata nelle malattie che la colpiscono in 12 specifici distretti: palpebre, tartufo, faccia, cavo orale, tronco, scroto, padiglioni auricolari, giunzioni mucocutanee, piede, unghie, condotto uditivo e regione perianale. Soffermiamoci su qualche interessante particolare…
Dermatologia topografica

Otto i relatori che hanno animato l’affollatissima convention annuale dell’AIVPA; tutti dermatologi di chiara fama, ad ognuno dei quali competeva la trattazione delle malattie inerenti uno specifico distretto cutaneo. Emmanuel Bensignor, per cominciare, che si è occupato di pododermatiti, malattie delle palpebre ed alopecia del tronco nel cane. A Giovanni Ghibaudo, invece, il compito di inquadrare le numerose dermatiti facciali del gatto: quell’eterogenea classe di dermatiti pruriginose che riconoscono svariati agenti eziologici, dai batteri, ai funghi, ai parassiti, ai virus. Fino ad arrivare all’ipersensibilità, alla genesi autoimmune, ai difetti primari della cheratinizzazione, alle dermatiti idiopatiche, a quelle psicogene o a quelle associate a tumori o malattie sistemiche (es. ipertiroidismo). Un occhio di riguardo anche per le patologie del cavo orale trattate da Ivan Fileccia: dalle stomatiti erosive e proliferative, alle malattie immunomediate (es. pemfigo), alle neoplasie, a quelle su base ipersensibile come il complesso del granuloma eosinofilico e la stomatite linfoplasmacellulare. Francesco Albanese si è, invece, concentrato sulle malattie che interessano il tartufo di cani e gatti. Ad esempio, le depigmentazioni – su base infiammatoria e non – all’interno delle quali trova spazio una lista veramente interminabile di patologie idiopatiche, ereditarie, immunomediate, neoplastiche. Ed anche le lesioni ulcerative e crostose, le lesioni nodulari e le ipercheratosi. Ersilia Pappalardo ha parlato, invece, di malattie perianali e scrotali del cane. Un lungo elenco di patologie dalla diagnosi piuttosto impegnativa, oggi considerate veri e propri indicatori di un altrettanto lungo elenco di malattie cutanee e/o sistemiche. Un accenno, infine, alla relazione di Federico Leone sulle otiti del cane e del gatto, e di Ralf Mueller sulle malattie delle giunzioni mucocutanee, quest’ultime didatticamente suddivise in tre categorie: quelle immunomediate, le infettive e le neoplastiche.