Displasia del gomito: la chirurgia non previene l’artrosi
“L’intervento chirurgico non previene lo sviluppo dell’artrosi; per questo, il trattamento chirurgico della displasia del gomito va limitato ai casi che presentano zoppia”.
Con queste parole il professor Hazewinkel, Presidente dell’IEWG (International Elbow Working Group) ha recentemente introdotto la propria relazione sul trattamento delle artropatie del gomito, in occasione del Large Breed Health Care Symposium, organizzato da IAMS a Venezia lo scorso 17 novembre. “Inoltre – ha proseguito – l’artrotomia non va mai eseguita in soggetti di età inferiore agli 8 mesi, perché durante questo periodo di massima crescita l’artrosi tende a svilupparsi con estrema velocità”.
Tra le alternative all’intervento chirurgico, Hazewinkel ha illustrato – oltre alle misure conservative, quale il controllo del peso – alcune opzioni di trattamento medico. In particolare, il ricorso agli EFA – in funzione del loro intervento riequilibrante sulla bilancia dei mediatori infiammatori ed anti-infiammatori -, i condroprotettori e gli antiossidanti, cioè quei composti che “contrastano i radicali liberi che vengono generati in seguito ai processi ossidativi e sono in grado di perpetuare l’infiammazione sinoviale”.