FANS: sicuri nel cane?
Carprofen, etodolac, flunixin meglumina, chetoprofene e meloxicam. Sono questi i cinque antinfiammatori non steroidei (FANS) che hanno richiamato l’attenzione del gruppo di anestesisti e chirurghi veterinari brasiliani, tanto da indagarne il profilo di sicurezza dopo somministrazione orale a lungo termine (90 gg).
I risultati di questo studio – condotto su 36 cani e già presentato a Liverpool, al meeting annuale dell’AVA (Association of Veterinary Anaesthetists) – sono ora pubblicati nel fascicolo di marzo 2007 di “American Journal of Veterinary Research”.
“I cani inclusi nell’indagine – si legge nei “materiali e metodi” – sono stati sottoposti a screening ematochimico ed urinario completi prima e, rispettivamente, 7, 30, 60 e 90 giorni dopo somministrazione orale giornaliera dei cinque FANS presi in considerazione…Ed una gastroscopia è stata eseguita ad inizio e fine trattamento.”
Piuttosto diversificati i risultati ottenuti: “Dopo 30 giorni, sono state riscontrate alterazioni degli enzimi epatici (-GT) nei cani trattati con etodolac e meloxicam…Un allungamento del tempo di sanguinamento è stato, invece, osservato a breve termine (7 gg), in seguito a somministrazione di meloxicam, chetoprofene e flunixin meglumina, e a lungo termine (30 e 90 gg) con il carprofen…Tutti i 36 cani presentavano evidenti lesioni gastriche, anche se con minor frequenza per carprofen e meloxicam.”
Il monito conclusivo è chiaro. “Quando si usano i FANS per trattare il dolore cronico nel cane, è obbligatorio monitorarne periodicamente gli effetti avversi.” Ciò rientra nelle linee guida generali dettate dagli organismi internazionali per queste molecole: “limitarne l’uso: per il più breve tempo possibile e per il minor dosaggio considerato efficace.”