Gestione multimodale dell’artrosi
Ci sono tantissime ragioni per trattare il dolore cronico da artrosi con una terapia multimodale: ragioni strettamente legate alla necessità di contrastare i numerosi meccanismi fisiopatologici implicati in questo tipo di dolore; e ragioni legate all’evidenza clinica, che ha definitivamente sancito l’inutilità di una monoterapia valida in tutti i casi di artrosi.
Questa è la sintesi dei presupposti delineati dal noto ortopedico americano che, all’annuale appuntamento dell’ESVOT (European Society of Veterinary Orthopaedics and Traumatology) a Monaco (10-14 settembre 2008), ha tenuto una “main lecture” sulla gestione multimodale dell’artrosi. Una gestione, ha puntualizzato Budsberg, che si fonda innanzitutto sulla piena collaborazione tra veterinario e proprietario, nella reciproca consapevolezza che l’obiettivo da raggiungere è il controllo a lungo termine dei segni clinici dell’artrosi, ed una risposta il più immediata possibile alle terapie adottate.
Budsberg ha poi passato in rassegna i componenti di questa combinazione terapeutica: dal controllo del peso, all’esercizio fisico controllato, alla fisioterapia riabilitativa, al trattamento farmacologico del dolore, ai condroprotettori.
“I FANS non sono una panacea, con il 100% di efficacia e lo 0% di effetti avversi.” Partendo da questa affermazione, Budsberg ha elencato le principale molecole antinfiammatorie/analgesiche oggi a disposizione in Ortopedia Veterinaria: tutte da usare con cautela e per il tempo strettamente necessario, stante i numerosi effetti collaterali che compaiono, specie nei trattamenti a lungo termine.
Infine, i condroprotettori. Budsberg ha elencato numerose sostanze (tra cui condroitin solfato e glucosamina) collettivamente note con l’acronimo SADOA (Slow-Acting Drugs for Osteoarthritis). Ad indicare la loro peculiarietà nell’agire a lungo termine sull’artrosi, sia riducendo o prevenendo le lesioni cartilaginee (effetto strutturale), sia diminuendo il dolore e, dunque, migliorando la funzionalità dell’articolazione colpita (effetto sintomatico a lungo termine).