Gli approfondimenti di Nature

“Nature Insights”: questo il nome che la famosa rivista scientifica internazionale Nature ha voluto dare alla raccolta di periodici approfondimenti monotematici, pubblicati ogni 4-6 settimane come parte integrante della rivista stessa. Un’iniziativa editoriale, nata in collaborazione con l’NIH (National Institutes of Health), che consente di esplorare in profondità i campi più eccitanti delle Scienze Fisiche e Biologiche.

Così la definiscono gli Editori: una raccolta di articoli a forma di review, mirati ad approfondire argomenti d’avanguardia nel settore della Biologia e della Fisica. “Nature Insights” è oggi un appuntamento editoriale molto atteso, che compare, a cadenza periodica, all’interno della prestigiosa rivista Nature. “Oltre che dall’estremo grado di approfondimento – aggiunge il Comitato Editoriale – ogni articolo è caratterizzato da un superbo corredo di illustrazioni, che sicuramente stimoleranno ancora di più la lettura da parte dello specialista.”Tre i numeri di “Nature Insights” già pubblicati nel 2003. Dopo la “scienza delle proteine” (proteomica) ed il citoscheletro, l’ultimo approfondimento (maggio 2003) riguarda l’osso e la cartilagine, con una serie di review focalizzate sulla biologia dello scheletro. “Gli articoli raccolti in questo numero – scrive il senior editor Natalie Dewitt nella presentazione – si propongono di esplorare nel dettaglio la complessità biologica di quelle strutture scheletriche, che garantiscono la mobilità, proteggono organi vitali ed ospitano tessuti importanti, come il midollo osseo.” Otto gli articoli contenuti in questo “Nature Insights”, incentrati sui sofisticati meccanismi di sviluppo, differenziazione e rimodellamento dei tessuti osteocartilaginei, sui sistemi di controllo e di regolazione intrinseca dell’osso, sulle basi genetiche della malattie scheletriche ed, infine, sulle più moderne teorie patogenetiche in tema di artrite reumatoide.Così viene motivata la scelta dell’ultimo argomento monotematico di “Nature Insights”: “Sono le pesanti cifre di morbosità e gli enormi costi sociali legati alle malattie scheletriche – dall’osteoporosi, ai difetti genetici, all’artrosi – ad enfatizzare la necessità di conoscere a fondo la biologia dello scheletro. Ora, poi, che, grazie all’avanzare della scienza biomedica, la vita media si è allungata, il debole legame che unisce salute e longevità può diventare proprio la lunghezza delle nostre ossa e la mobilità delle nostre giunzioni.”
Per consultare on line “Nature insights”http://www.nature.com/nature/insights/index.html