Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

L’artrosi solca il Baltico

Una “tre giorni” di aggiornamento scientifico sull’artrosi del cane ha avuto luogo nelle tre repubbliche baltiche Estonia, Lituania e Lettonia, in occasione del recente lancio commerciale dei condroprotettori Condrogen® e Condrostress®. Relatore d’eccezione Carlo Maria Mortellaro. Un'occasione di scambio tra culture diverse, ma animate dalla stessa spinta propulsiva verso conoscenze sempre più approfondite ed innovative nel settore della Medicina Veterinaria.
L’artrosi solca il Baltico

Quello dell’Europa dell’Est è un mondo dalle forti potenzialità di sviluppo, sia dal punto di vista culturale e sociale che, di conseguenza, economico. Ciò è particolarmente vero per le tre Repubbliche baltiche ex-sovietiche, dal 2004 entrate attivamente nel fervore degli scambi economico-culturali con gli altri paesi dell’Unione Europea. Un rapporto interculturale, dunque, assai recente, ma già reso vitale e produttivo soprattutto dal desiderio di conoscenza ed innovazione che pervade queste popolazioni. Nello specifico, il settore della Medicina Veterinaria sta, in questi anni, letteralmente esplodendo, con una crescita esponenziale dei consumi e della richiesta di prestazioni sanitarie, in particolar modo rivolte agli animali da compagnia. E il Medico Veterinario sta subendo una rapida evoluzione, sia in termini numerici che culturali, manifestando una richiesta di formazione e di aggiornamento sempre più pressante. E questa “voglia di conoscenza” è stato il filo conduttore che ha legato i tre incontri sull’artrosi del cane, tenuti a Tallinn (Estonia), Riga (Lettonia) e Vilnius (Lituania) da Carlo Maria Mortellaro del Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie dell’Università di Milano, nonchè noto esperto dell’argomento. “Ho avuto l’occasione – ha detto Mortellaro – di parlare di artrosi in modo davvero approfondito. In tutti gli incontri, quello che mi ha colpito è stato il grande interesse dei medici veterinari per l’argomento, la voglia di fare propri gli aspetti più innovativi del problema “artrosi”, per poi tradurli in una miglior gestione pratica di questa condizione assai invalidante per cani e gatti.”
L’impressione globale è stata quella di essere venuti a contatto con paesi dalle forti potenzialità di crescita ed evoluzione, aperti a tutte quelle occasioni di aggiornamento scientifico che possono aiutarli a colmare il “tempo perduto” e ad accrescere la professionalità dei propri Medici Veterinari.