L'atopia del cane: "una malattia che non si cura, ma si può controllare"
Nonostante l’enorme mole di studi sull’argomento, l’atopia del cane è tuttora un’allergia complessa, per difficoltà di individuazione eziologica, polimorfismo dei sintomi, indaginosità diagnostica e scarsa probabilità di successo terapeutico. Sulla base di questa considerazione di ordine generale, Innovet ha organizzato un ciclo di incontri sull’atopia del cane tenuti da uno dei massimi esperti italiani di Dermatologia Veterinaria – il Dr. Rosario Cerundolo – che, dopo il diploma di ECVD presso il Royal Veterinary College di Londra, è ora ricercatore presso il dipartimento di Clinica Medica dell’Università di Napoli. La vasta esperienza clinica e la notevole abilità oratoria del Dr. Cerundolo hanno aiutato i numerosi partecipanti ai primi due incontri (Firenze, 3 giugno; Torreglia, 22 giugno) a districarsi nel dedalo di manifestazioni cliniche, opzioni diagnostiche e scelte terapeutiche che contraddistingue l’atopia del cane. Dopo un breve cenno alle più moderne teorie patogenetiche, il Dr. Cerundolo si è soffermato, con dovizia di particolari e ricco supporto iconografico, sulla sintomatologia allergica, trattando in primis il prurito e spiegando poi il corteo di sintomi ad esso associato, dalle alterazioni della barriera epidermica (secchezza, lichenificazione, seborrea, alopecia) alle concomitanti complicanze di natura infettiva (piodermiti, dermatomicosi, congiuntiviti, otiti). Lo studioso ha poi richiamato l’attenzione dei presenti sull’approccio diagnostico, un punto indubbiamente cruciale nella gestione dell’atopia, se si pensa che una diagnosi certa è giocoforza vincolata alla puntigliosità di esecuzione di un corretto iter procedurale: accurata raccolta di anamnesi e sintomatologia, esclusione di altre patologie pruriginose, esecuzione di test allergici in vitro ed in vivo. Una parte importante dell’incontro è stata riservata al trattamento dell’atopia che – per riportare le parole del Dr. Cerundolo – è “una malattia che non si cura, ma si può solo controllare con approcci il più delle volte utilizzati in combinazione.” Evitare gli allergeni, attuare una iposensibilizzazione, utilizzare sintomatici (antistaminici, corticosteroidi, acidi grassi essenziali, molecole a meccanismo ALIA) e trattamenti locali (es. shampooterapia): questi i protocolli terapeutici che il valente dermatologo ha descritto con chiarezza, fornendo anche utili spunti di applicazione pratica. La fase conclusiva dell’incontro ha visto protagonista la terapia con acidi grassi essenziali (EFA-terapia) che in questi ultimi anni ha guadagnato un posto di tutto rilievo nel management dell’atopia, sia per la comprovata capacità di contribuire al controllo dell’infiammazione in atto, sia per la sinergia d’effetto con antistaminici e corticosteroidi. Le considerazioni di carattere generale sugli EFA illustrate dal Dr. Cerundolo sono state infine riprese dalla Dr.ssa Alda Miolo del CeDIS (Centro di Documentazione ed Informazione Scientifica) di Innovet per descrivere le caratteristiche del Viacutan®, un prodotto che, grazie alla qualità degli acidi grassi essenziali utilizzati e al loro ottimale stato di conservazione, ha ottenuto risultati clinici di indubbia efficacia terapeutica proprio nell’atopia del cane. Per chiunque fosse interessato, i prossimi incontri Innovet sull’atopia del cane si terranno a Recco – GE (16 Settembre); San Lazzaro – BO (7 Ottobre); Roma (21 Ottobre). Per maggiori informazioni, per confermare la propria partecipazione e/o richiedere copia degli Atti si prega di contattare: Alda Miolo, CeDIS Innovet – tel.049/8987319; fax 049/8987321; e-mail: cedis@innovet.it