La chirurgia non ferma l’artrosi del ginocchio
Che la chirurgia sia fondamentale per ristabilire geometria e stabilità dinamica ad un ginocchio affetto da rottura del legamento crociato craniale o anteriore è un dato certo. Lo è molto meno che gli interventi chirurgici di stabilizzazione, primi tra tutti TPLO (Tibial Plateau Leveling Osteotomy) e TTA (Tibial Tuberosity Advancement), abbiano effetti positivi anche sulla progressione dell’artrosi secondaria alla rottura legamentosa. A dimostrare la non efficacia della sola chirurgia nell’arrestare l’artrosi è uno studio prospettico condotto da chirurghi americani su 24 cani di proprietà con insufficienza, mono- o bilaterale, del crociato anteriore, e indagati, sia a livello clinico che radiografico, a distanza di 6 settimane, 6 mesi e 1 anno dalla chirurgia di stabilizzazione. Ebbene, in tutti i tempi di valutazione si rilevava un peggioramento dello score radiografico di artrosi, accompagnato da nessuna significativa variazione a carico dell’ampiezza del movimento articolare (ROM). A distanza di 6 mesi dalla chirurgia, si notava invece un miglioramento della zoppia e del grado di atrofia muscolare, misurato come circonferenza media della coscia. Si tratta, dunque, di dati che confermano quanto già precedentemente dimostrato anche per altri interventi d’avanguardia (TPLO): il fatto, cioè, che, a fronte degli effetti di stabilizzazione responsabili dei miglioramenti clinici, la chirurgia non è considerarsi risolutiva per l’artrosi. Accanto al suo utilizzo, è dunque vivamente consigliabile l’impiego di una combinazione di misure conservative che ne esaltino gli indubbi benefici, ma agiscano anche specificatamente sull’evoluzione artrosica dell’articolazione: controllo del peso e dell’attività fisica, fisioterapia riabilitativa, farmaci sintomatici e nutraceutici ad attività anti-artrosica “orientata al meccanismo”, come aliamidi, condroprotettori ed antiossidanti.
MacDonald TL, Allen DA, Monteith GJ. Clinical assessment following tibial tuberosity advancement in 28 stifles at 6 months and 1 year after surgery. Can Vet J 2013; 54: 249-254 Articolo a libero accesso da: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3573630