Le malattie del gatto anziano
Ormai i gatti anziani o francamente geriatrici rappresentano un campione consistente della popolazione felina, con il 50% dei gatti americani che hanno più di 7 anni di età, e un incremento medio della sopravvivenza dei gatti europei compreso tra il 40% e il 70%.
E non è tutto. Oltre ai problemi organici legati all’invecchiamento, più di un quarto dei gatti domestici di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, e metà di quelli di età superiore ai 15, sviluppano almeno un “problema comportamentale” età-dipendente. Questo perché i gatti, come del resto gli anziani della controparte umana, diventano estremamente suscettibili agli stress ambientali e, ancor prima di una diagnosi certa, manifestano il loro malessere fisico con alterazioni del comportamento e delle abitudini di vita.
Con questi presupposti, noti esperti inglesi di Medicina felina tracciano lo stato dell’arte della salute del gatto anziano, descrivendo un campione di 883 soggetti tra gli 11 e i 20 anni di età, in termini di prevalenza di condizioni patologiche e di alterazioni comportamentali.
In testa alla classifica delle malattie del gatto anziano figura l’osteoartrite (o artrosi), che “interessa un terzo del campione in osservazione, specie per quanto riguarda le fasce di età più avanzata.” Seguono in ordine decrescente le problematiche dentali e renali, l’ipertiroidismo, la sordità, la cecità, le infezioni urinarie e le cardiopatie.
Relativamente alle alterazioni comportamentali, “nei gatti tra gli 11 e i 14 anni, la più frequente riguarda le dinamiche di interazione sia con il proprietario che con i propri simili. Nei gatti oltre i 15 anni, prevalgono le vocalizzazioni e le alterazioni dell’attività generale.
Degno di nota il fatto che, a dispetto dei comportamenti indesiderati e della comorbidità di numerose condizioni patologiche, il 96% dei proprietari intervistati non desidera sostituire il proprio vecchietto con un gatto più giovane. È questo il risultato di un forte legame emotivo che spinge i proprietari a cambiare abitudini e stile di vita, pur di agevolare la vita all’anziana piccola tigre di casa.
È evidente. “Chi possiede un gatto anziano non vuole un gatto qualsiasi.” Vuole solo che il gatto che ha già sia più sano e più in forma possibile.
Sordo L, Breheny C, Halls V, Cotter A, Tørnqvist-Johnsen C, Caney SMA, Gunn-Moore DA. Prevalence of Disease and Age-Related Behavioural Changes in Cats: Past and Present. Vet Sci. 2020; 7(3):E85