Mastociti "al Cubo" ad Osaka
I più importanti esponenti mondiali nel settore della biologia cellulare hanno dato il loro attivo contributo a questo straordinario simposio: da Stephen Galli e Laurence Schwarz – autori degli studi più significativi sullo sviluppo e la patobiologia di mastociti e basofili – a Andrew Walls – cui si devono molte ricerche sul ruolo di queste cellule nell’infiammazione e nel rimodellamento tissutale – a John Bienenstock – che, per primo, individuò la strategica interazione anatomo-funzionale tra mastociti e nervi – ad Ann Dvorak – il cui nome è legato a quella particolare forma di degranulazione mastocitaria “a spizzichi e bocconi” (piecemeal degranulation), chiamata in causa nei fini meccanismi di regolazione omeostatica dei tessuti. Quattro le sessioni congressuali, nell’ambito delle quali sono state presentate le più recenti ricerche in materia di: a) ciclo vitale (sviluppo, sopravvivenza e morte) di mastociti e basofili; b) caratterizzazione dei loro mediatori; c) modulazione della funzionalità; d) ruolo di queste cellule nei meccanismi di immunità naturale. Tra gli italiani, particolarmente attivo il gruppo di ricercatori di Immunologia Clinica dell’Università “Federico II” di Napoli, che, coordinati da Gianni Marone, hanno presentato proprio in quest’occasione i risultati dei loro ultimi studi riguardanti i meccanismi di attivazione e regolazione delle cellule mastocitarie, nonché il ruolo svolto da questi elementi nella genesi di svariate condizioni patologiche, allergia ed infiammazione in primis.
Copia degli Atti del simposio è disponibile presso il CeDIS cedis@innovet.it