Mastociti: cellule chiave del SIS
Strategica localizzazione in prossimità dei siti di esposizione ai patogeni; capacità di essere direttamente attivati dai microrganismi e di rilasciare, in modo altrettanto rapido e massivo, un composito ventaglio di mediatori, coinvolti nella catena di eventi immunitari, sia naturali che acquisiti. Sono essenzialmente queste le ragioni che Martin Metz & Co adducono, nella loro review pubblicata su “Immunobiology”, per dimostrare che i mastociti sono gli attori protagonisti del SIS (Skin Immune System): quel sistema immunitario cutaneo che, grazie alla cooperazione di tutti gli elementi cellulari della cute e all’innesco di risposte immunitarie sistemiche, ci difende e ci protegge da microrganismi di varia natura, come da insulti di tipo meccanico e fisico-chimico.
Nelle infezioni batteriche, virali e parassitarie, in particolare, il ruolo difensivo dei mastociti passa per la capacità di influenzare, tramite i loro mediatori, non solo il precoce reclutamento dei neutrofili circolanti, ma anche la risposta dei linfociti: facilitandone l’attivazione, favorendo il selettivo reclutamento di sottoclassi specifiche e, complessivamente, innescando i meccanismi immunitari B e T-mediati.
Mastociti, dunque, visti non soltanto nell’ottica dei “bad guys” della cute, cellule “spauracchio” di allergie ed intolleranze; quanto piuttosto come pedine essenziali nella coordinazione dei complicati meccanismi di risposta agli agenti patogeni. Tutto ora si gioca intorno a quelle strategie terapeutiche che sappiano da una parte smorzare il potenziale distruttivo di queste straordinarie cellule, salvaguardandone però la valenza difensiva ed omeostatica.