Mastociti tra stress e prurito

Cervello e cute indissolubilmente legati da una cellula: il mastocita. A rassegnare le evidenze scientifiche a sostegno di questa importante affermazione, due dermatologi tedeschi, Petra Arck e Ralf Paus, con una mirabile review pubblicata su “NeuroImmunoModulation”. Vi si dimostra come al centro dei delicati meccanismi neuro-immuno-endocrini coinvolti nello stress ci sia proprio il mastocita, che, in sostanza, agisce da “relay” tra l’attivazione delle vie centrali (asse ipotalamo-ipofisario) e la risposta periferica della cute.
Un ruolo, questo, che il mastocita riesce ad assolvere proprio per le sue straordinarie peculiarietà funzionali, descritte nel dettaglio da Arck e Paus: attivazione diretta da parte di mediatori dello stress (il CRH, “Corticotropin-Releasing Hormone”, ad esempio); iper-degranulazione di sostanze considerate cruciali nella risposta allo stress, NGF (Nerve Growth Factor) in primis; coinvolgimento diretto nei processi di sensitizzazione nervosa periferica e di abbassamento della soglia del prurito.
Mastociti, dunque, con un profilo patobiologico assai più articolato di quello che li vedeva coinvolti nelle allergie o nelle difese, naturali ed acquisite; e che, ora, li identifica come veri e propri microsistemi naturali di regolazione e di integrazione dei segnali provenienti dai tre super-apparati del nostro organismo: quello nervoso, quello immunitario e quello endocrino.
“Il ruolo dei mastociti – si legge infatti nella review – si è modificato da pannello di controllo centrale dell’infiammazione neurogenica, al ruolo infinitamente più complesso di regolatore polivalente di interfaccia che correla, a livello tissutale, le risposte nervose, endocrine ed immunitarie.”