Mastociti “tuttofare”
La sezione, dedicata alla patogenesi delle malattie, della nota rivista internazionale BBA è sicuramente una delle vetrine scientifiche più aggiornate e approfondite per studiare i meccanismi, biochimici, cellulari e molecolari, sottostanti alle diverse patologie.
Un fascicolo ancora fresco di stampa prende ora in considerazione gli aspetti più disparati della fisiopatologia mastocitaria, riuscendo nell’intento di delineare il ruolo del mastocita come “jack of all trades” dell’immunobiologia. Una sorta di “tuttofare” coinvolto nelle potenzialità difensive e regolatorie dell’organismo, ma anche elemento essenziale per l’innesco e la progressione di una lista davvero interminabile di condizioni patologiche: da quelle su base allergica, in cui il mastocita si rivela implicato sia nell’avvio della reazione ipersensibile che nei meccanismi che portano alla risoluzione dello stato di flogosi; alle malattie autommuni (es. sclerosi multipla, pemfigo), in virtù del fitto dialogo funzionale esistente tra mastociti e popolazioni cellulari come quelle linfocitarie e gliali; alle infiammazioni intestinali, dove le cellule mastocitarie influenzano direttamente il locale sistema nervoso enterico e, per questo, sono implicate nella genesi del dolore e delle disfunzioni della motilità intestinale.
Per chi già segue il filone di ricerca sui mastociti, lo speciale BBA è un’ennesima conferma della centralità biologica di queste cellule: le più “veloci” ad attivare le risposte immunoregolatorie dell’organismo; le più “temibili” quando entrano in uno stato di iper-reattività funzionale; le più “plastiche” quando si persegue l’obiettivo di ridurne l’eccesso di degranulazione in funzione del controllo di situazioni patologiche da esso derivanti.
Per chi invece si accosta solo ora all’argomento, lo speciale BBA può sicuramente rappresentare un affascinante scorcio panoramico sul fantastico mondo popolato di mastociti tuttofare.