Nuove terapie per la IBD del cane e del gatto
La “Sala del Tempio” del nuovo centro congressi di Rimini si è affollata di medici veterinari e studenti, interessati a nuove ipotesi di trattamento della malattia infiammatoria intestinale (IBD, Inflammatory Bowel Disease) basati su approcci di modulazione biologica dell’infiammazione e del dolore. I due relatori sono esponenti esperti ed apprezzati nel settore gastroenterologico: Graziano Pengo (Madignano, Cremona), noto per l’intensa attività di endoscopista, e Giacomo Rossi, immunopatologo dell’Università di Camerino. Con la moderazione di Stefano Bo, Presidente senior della SIMEF (Società Italiana di Medicina Felina), i due specialisti hanno fuso le reciproche esperienze e competenze di clinico e patologo, con il duplice obiettivo di inquadrare una malattia che ancora oggi rappresenta una “sfida” per il medico veterinario e, sulla base delle più recenti conoscenze eziopatogenetiche, proporre scelte terapeutiche promettenti ed innovative.
Graziano Pengo e Giacomo Rossi si sono alternati nella presentazione dei vari aspetti clinici, diagnostici ed eziopatogenetici della IBD. In particolare Rossi ha illustrato la patogenesi plurifattoriale: quella complessa interazione di diversi fattori, genetici, ambientali (microbioma) ed immunitari, in grado di influenzare la funzionalità (degranulazione) del mastocita enterico, elemento portante del sistema immunitario locale (GALT). Ed è proprio dalla conoscenza di questa complessa eziopatogenesi che si sono aperte nuove strade per affrontare questa malattia. Alda Miolo (CeDIS Innovet) e Graziano Pengo hanno infatti presentato, a conclusione del seminario, gli ultimi dati pre-clinici e clinici ottenuti con la somministrazione orale di PEA (Palmitoiletanolamide) ad animali affetti da IBD. Tale molecola endogena della famiglia delle aliamidi, in grado di controllare il rilascio di sostanze infiammatorie da parte dei mastociti, si è dimostrata efficace nel controllo della sintomatologia associata alle IBD del cane e del gatto. Un nuovo approccio sicuro ed efficace per potenziare per via esogena i naturali meccanismi di controllo dell’infiammazione e del dolore, anche a livello gastrointestinale.