Polifenoli per la salute del cervello

La revisione sistematica della letteratura su queste due sostanze è stata fatta congiuntamente da Giovanni Re (Professore di Tossicologia e Farmacologia Veterinaria dell’Università di Torino) e da Alda Miolo del CeDIS di Innovet. “Il nostro scopo – si legge negli atti congressuali – era quello di fornire una sintesi dei dati esistenti in letteratura su Ginkgo biloba e resveratrolo, focalizzandosi, in particolare, sui loro potenziali effetti neuroprotettivi. Per questo, ci siamo serviti della banca dati PubMed della NLM (National Library of Medicine), effettuando una ricerca compresa nel decennio 1996-2006, ed usando parole chiave come: Ginkgo biloba, resveratrolo, neuroprotezione, invecchiamento cerebrale.”
Risultati. Per l’estratto di Ginkgo biloba (EGb), si riportano 422 articoli, suddivisi tra studi animali e “in vitro”, studi clinici, review e metanalisi. Tutte evidenze che dimostrano come Egb abbia spiccate proprietà neuroprotettive: dall’attività antiossidante, al miglioramento del flusso ematico cerebrale; alla normalizzazione dei livelli ottimali di neurotrasmettitori. “I trial clinici pubblicati confermano gli effetti neuroprotettivi di Egb sui segni clinici associati a deficit cognitivi correlati all’età, sia in medicina umana che veterinaria.”
119, infine, gli articoli a sostegno delle capacità neuroprotettive del resveratrolo. “Gli studi in vitro dimostrano che questo polifenolo dell’uva contrasta la neurodegenerazione, proteggendo i neuroni dell’ippocampo dai danni ossidativi e riducendo sintesi e deposizione di beta-amiloide…Studi animali ne dimostrano altresì l’efficacia nel prevenire i deficit mnemonici da invecchiamento cerebrale.”
Nuove evidenze che lasciano pochi dubbi: “Ginkgo e resveratrolo contrastano i molteplici meccanismi della neurodegenerazione senile”.