SCIVAC 2004 Clinico e patologo a confronto per il benessere del cavo orale
Un chairman d’eccezione, Carlo Maria Mortellaro, ha fatto da moderatore dell’interessante, quanto originale, confronto tra Dea Bonello – nota specialista in Odontoiatria Veterinaria – e Massimo Castagnaro, illustre patologo, nonché preside della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Padova. Tema del confronto: la gengivostomatite cronica felina (FCGS), definita dai due relatori “la più comune delle patologie orali del gatto, ma, ciò nonostante, ancora poco conosciuta dal punto di vista eziologico e patogenetico.” “Siamo grati ad Innovet – dicono in esordio Bonello e Castagnaro – che ci ha dato la possibilità di ribadire l’importanza del dialogo tra clinico e patologo… Un momento essenziale di quella metodologia di lavoro, che richiede, oltre alla piena fiducia reciproca, il riconoscimento di compiti comuni e di incombenze individuali…Il tutto finalizzato ad un maggior approfondimento dei meccanismi di patologia, ad una più puntuale e tempestiva verifica diagnostica, ad una maggior precisione prognostica, alla scelta di adeguati piani di trattamento.”
“La diagnosi di FCGS è fondamentalmente clinica – ha affermato Dea Bonello – ed i gatti affetti presentano una miriade di sintomi: dall’alitosi, alla difficoltà di masticazione, alla disfagia, fino all’anoressia, tipica dei casi più gravi. Resta, in ogni caso, essenziale la biopsia delle lesioni più significative, non solo a conferma della diagnosi presuntiva, ma anche per indirizzare verso la scelta terapeutica più idonea.”
“Le osservazioni istopatologiche – ha sottolineato Castagnaro – sono fondamentali per capire l’eziologia di queste lesioni del cavo orale, per indagarne i meccanismi patogenetici sottostanti e predirne le modalità di progressione.” È seguita una carrellata di affascinanti campioni istopatologici, ad evidenziare le caratteristiche salienti della FCGS: dal classico infiltrato linfo-plasmacellulare, ai corpi di Russell, ai mastociti presenti in grande numero, agli infiltrati infiammatori, ai focolai di lisi ossea.
“Ci auguriamo – ha concluso il chairman – che questa iniziativa possa essere ripetuta in altre occasioni. Non solo, ma speriamo anche che la formula del confronto tra clinico e patologo possa diventare una sorta di “format” da applicare in altri campi, oltre a quello odontostomatologico.”
Abstract pubblicato negli Atti congressuali disponibile su richiesta a cedis@innovet.it