Stafilococchi resistenti nel cane
“Research in Veterinary Science” pubblica uno studio condotto da microbiologi dell’Università di Bialystok (Polonia), che hanno tipizzato gli stafilococchi isolati da campioni di cute di cani affetti da dermatiti, al fine di identificarne la specie predominante e le relative proprietà, prima tra tutte la risposta ai più comuni antibiotici utilizzati in Dermatologia Veterinaria.
Sono stati isolati 24 campioni di batteri. Di questi, il più diffuso era lo Staphylococcus intermedius, seguito dai ceppi coagulasi-negativi. Entrambi i ceppi batterici presentavano un elevato livello di resistenza a vari tipi di antibiotici, dai macrolidi, alle cefalosporine, ad amoxicillina ed ampicillina.
Una possibile spiegazione di questa antibioticoresistenza può essere legata all’aumentato uso di queste molecole nelle malattie dermatologiche del cane ed i dati ottenuti dai ricercatori polacchi sono confortati da altri studi che hanno in ugual misura dimostrato la resistenza di diversi ceppi batterici ai più comuni cocktail di antibiotici.
Il dato fa riflettere e stimola sempre più ad orientarsi verso l’adozione di misure complementari ed alternative agli antibiotici che, se da una parte possono servire a bloccarne l’uso indiscriminato, dall’altra siano in grado di controllare le infezioni grazie all’attivazione di svariati meccanismi protettivi: dalla regolazione dell’iper-reattività cutanea scatenata da cause microbiche, al potenziamento della naturale funzione di difesa della barriera cutanea.