Un mastocita in copertina
Un’affascinante visione d’insieme della biologia del mastocita e del suo ruolo nelle malattie allergiche, nell’anafilassi e nell’asma, attraverso una serie di articoli firmati dai più importanti studiosi internazionali di questa cellula. Tutto ciò nel fascicolo di giugno 2006 di una delle più citate rivista internazionali di immunologia ed immunopatologia.
Il primo in lista è un articolo di ricercatori coreani (Chang e Shiung) sul doppio ruolo funzionale dei mastociti: regolatori della fisiologia distrettuale, da una parte, effettori principali di danno allergico, dall’altra. E da cosa dipende il passaggio da un ruolo all’altro? “Dalla quantità e qualità – si legge nella review – di mediatori che tali cellule rilasciano per degranulazione, a sua volta condizionata dal delicato equilibrio tra fattori attivanti o, alternativamente, inibenti questa peculiare funzionalità.”
E dei meccanismi di attivazione mastocitaria parlano nel dettaglio Rivera e Gilfillan dell’Istituto per lo studio delle malattie allergiche dell’NIH (National Institute of Health) americano. “Cellula chiave nell’immunità sia naturale che acquisita – spiegano gli studiosi – il mastocita gode di uno straordinario ed assai complesso apparato recettoriale di superficie che lo rende sensibile a qualsiasi modifica circostante e ne attiva la risposta degranulatoria, calibrata e differenziata a seconda degli stimoli che ad esso pervengono.”
E la straordinaria storia scientifica dei mastociti traspare dall’articolo degli allergologi Metcalfe e Boyce che sintetizzano così l’evoluzione biologica del mastocita: “da cellula implicata nelle fasi più precoci dell’allergia…ad elemento portante nella patogenesi di un incredibile numero di patologie, stante la funzione di riserva di mediatori pro-infiammatori, immunomodulanti ed algogeni…a cellula bersaglio di specifiche opzioni terapeutiche, basate specificatamente sulla modulazione della sua degranulazione.”