Mastociti nella mucosa orale
Due chirurghi maxillo-faciali dell’Università di Lodz (Polonia) hanno analizzato nel ratto gli effetti di diverse concentrazioni di sostanza P (un neuropeptide rilasciato dalle sottili fibre nervose che innervano l’epitelio gengivale) sulla degranulazione dei mastociti, normalmente localizzati nel connettivo (lamina propria) subepiteliale.I risultati – pubblicati nel numero di ottobre 2003 di “Cellular & Molecular Biology Letters” – non lasciano dubbi. “L’iniezione di sostanza P nella gengiva – scrivono i ricercatori – influenza i mastociti, avviandone la degranulazione e stimolandone la migrazione, in posizione immediatamente sottostante alla membrana basale dell’epitelio.” Arriva, dunque, la conferma che, anche a livello di mucosa orale, i mastociti sono estremamente sensibili ad un’attivazione di tipo neurogenico [NdR di provenienza nervosa], tale per cui “mastociti e sostanza P rappresentano un vero e proprio binomio funzionale che interviene nella patogenesi dell’infiammazione gengivale e dei tessuti adiacenti.” E ancora: “L’effetto della sostanza P sui mastociti è un’intrigante combinazione tra attivazione del meccanismo degranulatorio ed induzione di una marcata concentrazione sub-epiteliale.” Viene, dunque, facile capire come, in tali condizioni, i mastociti siano posti nella situazione ideale per coordinare, tramite i loro mediatori, eventi fondamentali nell’infiammazione del cavo orale: dall’aumento di permeabilità delle rete vasale locale, all’iperafflusso di leucociti circolanti, alla proliferazione dei cheratinociti gengivali.
Importanti anche i risvolti pratici che gli Autori dell’articolo accennano nelle conclusioni:
“Le ricerche sul ruolo dei mastociti nella fisiopatologia del cavo orale hanno importanti ripercussioni anche a livello implantologico.
L’utilizzo nel periodo perioperatorio di sostanze che controllino la funzionalità mastocitaria potrebbe, infatti, ridurre la risposta infiammatoria reattiva e potenziare, invece, quella riparativa/rigenerativa.”