Atopia: mastociti responsabili del prurito
“Lo scopo delle nostre ricerche – si legge nell’introduzione dell’articolo pubblicato su “International Archives of Allergy and Applied Immunology” – è chiaro: dimostrare il ruolo chiave di SP nello scatenamento di prurito ed infiammazione che contraddistinguono lo stato atopico.”
Così i ricercatori sintetizzano i loro risultati ottenuti in un modello convenzionale di dermatite atopica: “SP si ritrova in quantità superiori alla norma non solo nelle fibre nervose dermiche, ma, soprattutto, nei mastociti cutanei residenti. Questi mastociti SP-positivi sono fortemente aumentati nella cute lesa, con un incremento rivelatosi direttamente proporzionale al peggioramento dei sintomi (prurito, in particolare) riscontrati nel modello sperimentale. Anche i livelli serici di SP risultano aumentati, ancora una volta in misura proporzionale alla gravità sintomatologica.”
“Oltre ad essere uno dei più potenti agenti pruritogeni – si legge nella discussione dei risultati – SP ha la capacità di stimolare la degranulazione dei mastociti e la conseguente liberazione di più mediatori (istamina, leucotrieni, prostaglandine, TNF) tutti direttamente coinvolti nella genesi del prurito.”
Nel panorama dei meccanismi della dermatite atopica, pare, dunque, affermarsi con prepotenza l’importanza del binomio funzionale esistente tra mastocita e sostanza P. È, infatti, dalle reciproche inter-relazioni funzionali esistenti tra questi due elementi che può dipendere, in larga misura, quello stato di iper-reattività cutanea agli stimoli ambientali con cui, di recente, è stata definita l’atopia (Leung et al, 2004) e che culmina nella comparsa dei classici sintomi atopici, prurito in primis.