Gatti: specie a rischio
La notizia pare assolutamente fondata, visto che fa parte di un report redatto dall’”AusVet Animal Health Services”, un organismo che, dal 1996, si preoccupa di monitorare epidemiologia e stato di salute degli animali da compagnia in Australia.
“Il numero di gatti domestici – spiega Chris Baldock, direttore del Servizio – è già diminuito del 15% nel periodo compreso tra il 1994 ed il 2002…Se tale decremento non va incontro ad una stasi, nei prossimi anni potremmo perdere fino a trecento posti di lavoro per i medici veterinari.”
E le cause di questa drammatica diminuzione della popolazione felina australiana? “Possiamo ipotizzare – spiega Baldock – molte ragioni: dai programmi di sterilizzazione; ai frequenti cambi di casa che caratterizzano, oggi, la vita degli australiani e che possono fungere da deterrente per l’acquisto di un pet; all’aumento di persone single che trovano più difficoltà, rispetto alle famiglie composte da più persone, a far conciliare vita lavorativa ed appropriata gestione di un cane o di un gatto.”
“Una cosa è certa – conclude Chris Baldock – è tempo che il medico veterinario si adoperi anche per promuovere e diffondere la conoscenza dei benefici che possono derivare dall’essere possessore di animale. E questo, soprattutto nell’interesse del proprio futuro!”