Artrosi nel gatto: asintomatica, ma presente
Philip Pacchiana e coll. sono partiti da una considerazione. “Se, nel cane, l’analisi del liquido sinoviale è ormai una tecnica assai frequentemente utilizzata per fare diagnosi differenziale in Ortopedia, non altrettanto si può dire per il gatto, cui, finora, sono stati applicati i dati estrapolati dalle ricerche sulla specie canina.” È per questo che il gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie della Facoltà di Medicina Veterinaria del Minnesota si è cimentato nella difficile esecuzione di un’artrocentesi a carico della spalla e del ginocchio di 52 gatti eutanasizzati per ragioni non connesse a patologie dell’apparato locomotore. Non solo, ma dopo aver accuratamente analizzato 126 campioni di liquido sinoviale, i ricercatori hanno proseguito in uno scrupoloso studio delle articolazioni, sottoponendole a valutazione radiografica ed analisi istologica, in special modo relativa alla membrana sinoviale.
“Con l’indagine radiografica – scrivono nei risultati dell’articolo – abbiamo trovato artrosi nel 30% delle articolazioni analizzate, con maggior coinvolgimento degli arti anteriori ed una frequenza di interessamento decrescente a partire da gomito, spalla, carpo, tarso e ginocchio… Il dato è davvero interessante se si pensa che i gatti analizzati erano tutti giovani ed assolutamente asintomatici e che, anche ad una prima indagine macroscopica, non evidenziavano tratti articolari degenerativi… Solo il rilievo radiografico di osteofiti in zone come la faccia distale della rotula o quella caudale della testa omerale – anatomicamente ricoperte dai tessuti molli e, per questo, non visibili ad una prima valutazione macroscopica – ha fornito indicazione di artrosi in atto…”.
Molto interessante anche la caratterizzazione istologica della membrana sinoviale. “Nell’11% delle biopsie analizzate – puntualizzano i ricercatori – abbiamo trovato un grado lieve/moderato di infiammazione, con localizzazione perivascolare di cellule tipiche dell’infiammazione, come linfociti, macrofagi, mastociti e neutrofili.”
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