SBARCA A STOCCOLMA L'IMPEGNO ITALIANO IN CICATRIZZAZIONE.
Una tre giorni interamente dedicata al trattamento delle ferite cutanee nell’animale da compagnia. È accaduto a Stoccolma, dal 18 al 20 maggio, in un simposio satellite organizzato per la prima volta nell’ambito della conferenza annuale della EWMA (European Wound Management Association), un’associazione fondata nel 1991 per lo studio della cicatrizzazione delle ferite da un punto di vista medico, scientifico e farmaceutico. Il simposio, intitolato “veterinary wound management”, ha visto il susseguirsi di interventi tenuti da relatori di fama internazionale, che hanno trattato il problema “ferita” nei vari aspetti clinici, patogenetici e terapeutici. Accanto a relazioni di carattere generale sulla cicatrizzazione, e sui fattori che ne influenzano l’andamento (Steven Swaim, Ted StashakI), nomi di spicco come David Lloyd, Sarah Cockbill, Derek Knottenbelt e Terence Turner ne hanno analizzato i diversi approcci terapeutici, illustrando i trattamenti topici più adeguati, fino alla descrizione delle più sofisticate tecniche di chirurgia ricostruttiva. L’unico contributo italiano – un poster su un nuovo approccio topico per il trattamento delle ferite da morso – è stato accolto con nutrito interesse da parte dei numerosi partecipanti. Il lavoro, che porta tra le altre la firma di Alda Miolo del CeDIS (Centro di Documentazione e Informazione Scientifica) di Innovet, presentava i risultati ottenuti in un gatto con profonda ferita da morso, cicatrizzata per seconda intenzione tramite applicazione di un gel riepitelizzante e di un nuovo dressing interattivo non aderente. Un riconoscimento importante non solo della “esportabilità” dei risultati della ricerca italiana, ma anche della nuova sensibilità che sta emergendo, ormai in tutta la comunità veterinaria internazionale, nei confronti della cicatrizzazione delle ferite cutanee.