Atopia, NGF e mastociti
L’ultimo numero della rivista “Journal of Neuroimmunology” pubblica le ricerche del gruppo di David Groneberg, l’allergologo tedesco che, solo a gennaio 2005, aveva dimostrato la stretta correlazione esistente nel soggetto atopico tra mastociti dermo-epidermici da una parte e neoformazione vasale (neoangiogenesi) dall’altra. Groneberg & coll. dimostrano, ora, come, in corso di atopia, uno specifico fattore – l’NGF, appunto – vada incontro non solo ad un significativo aumento, sia sistemico che a livello di lesioni cutanee, ma che influenzi corposamente assetto fenotipico e funzionalità delle cellule che lo producono in grande quantità: i mastociti.
“Abbiamo analizzato – scrivono i ricercatori – le biopsie di 37 pazienti affetti da dermatite atopica e le abbiamo confrontate con quelle di 23 soggetti di controllo…Ebbene, negli atopici, l’NGF è significativamente aumentato non solo nel plasma, ma anche nella cute lesionata, dove tale neurotrofina viene prodotta massivamente dai locali mastociti.”
E non solo. “NGF influenza drasticamente la funzionalità delle cellule che lo producono, come si evince dall’aumentato contenuto in triptasi ed istamina dei mastociti stimolati da tale fattore.”
Ed ancora: “I risultati ottenuti ci permettono di ipotizzare che, sotto l’influenza di alti livelli di NGF, i mastociti cambino addirittura il loro assetto fenotipico, aumentando l’espressione di recettori specifici per questa neurotrofina e, dunque, incrementando la loro responsività alla neurotrofina stessa.”
Conferma importante, dunque, del ruolo chiave del binomio mastocita-NGF nell’atopia, considerato dagli Autori “un vero e proprio asse regolatorio, da cui dipendono sviluppo e progressione delle lesioni atopiche…” Da una parte, l’NGF che, iperprodotto da terminazioni nervose e mastociti, ha un ruolo cardine nell’infiammazione e nell’iperalgesia. E, dall’altra, il mastocita che non solo funge da serbatoio perenne di NGF, ma che a questo fattore risponde con la maggior “rilasciabilità” del suo contenuto a valenza pro-infiammatoria, litica ed algogena.
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