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Neuroprotettori nutrizionali

Nella sessione “nutraceutical and functional foods” del nono congresso dell’ESVCN (European Society of Veterinary and Comparative Nutrition), svoltosi presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco (Torino) dal 22 al 24 settembre 2005, si è parlato di fosfatidilserina (PS) ed estratto di Ginkgo biloba (EGb): nutraceutici ad effetto neuroprotettivo, capaci di agire in sinergia per prevenire e contrastare le alterazioni che accompagnano l’invecchiamento cerebrale patologico di cani e gatti anziani e le patologie ad esso correlate.
Neuroprotettori nutrizionali

Giovanni Re (foto), Professore di Tossicologia e Farmacologia Veterinaria del Dipartimento di Patologia Animale dell’Università di Torino, ha tenuto un’interessante comunicazione libera al nono ESVCN. Argomento: la spiegazione del razionale di utilizzo di un innovativo approccio nutraceutico all’invecchiamento cerebrale di cani e gatti, basato sulla somministrazione orale di PS ed EGb.
Re ha iniziato ricordando rapidamente le molteplici alterazioni neurodegenerative – di tipo strutturale, neurotrasmettitoriale, metabolico e neurotrofico – che compaiono nel cervello che invecchia. “Trent’anni di ricerche – ha proseguito il farmacologo – ci indicano che abbiamo a disposizione sostanze specifiche che, isolate e purificate da fonti naturali, manifestano importanti effetti neuroprotettivi, vale a dire agiscono su diversi meccanismi neurodegenerativi.“
La PS, innanzitutto. “A questo fosfolipide naturale – ha spiegato Re – sono state ascritte una ridda di azioni neuroprotettive…Prima tra tutte, la capacità di preservare struttura e fluidità delle membrane neuronali, ma non meno importante è da considerare la sua efficacia nel ristabilire i corretti livelli di neurotrasmettitori primariamente coinvolti nei processi di memoria ed apprendimento o nel normalizzare la densità di specifici recettori cerebrali, drasticamente ridotti dal fattore età.“
E l’estratto di Ginkgo? “Si tratta – ha detto Re – di un insieme standardizzato di sostanze dotate di importanti effetti neuroprotettivi: protezione dei neuroni dallo stress ossidativo, miglioramento del metabolismo e della circolazione cerebrale, normalizzazione dei livelli di neurotrasmettitori.“
“Insomma – ha concluso Re – veri e propri “nutrienti cerebrali“ che, per le loro sinergiche proprietà neuroprotettive, ben si configurano come approccio nutraceutico indicato in tutte quelle condizioni cliniche – demenza senile, in primis – dipendenti dalle alterazioni neurodegenerative che compaiono nel cervello di cani e gatti che invecchiano.“

Abstract congressuale disponibile su richiesta a cedis@innovet.it