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Malattie dell’accrescimento alla SITOV

Domenica 12 marzo 2006, si è svolto a Trento, presso la sede dell’Ordine dei Medici Veterinari, il secondo dei quattro incontri di aggiornamento che la SITOV (Società Italiana Traumatologia e Ortopedia Veterinaria) ha programmato per quest’anno. Tema dell’incontro: clinica, diagnosi e terapia delle più comuni patologie scheletriche di cani e gatti in accrescimento. Relatori: gli ortopedici Gian Luigi Manara e Filippo Maria Martini. Una finestra di intervento anche per Alda Miolo del CeDIS di Innovet, che ha parlato di nutraceutici per ridurre il rischio di artrosi nei cuccioli predisposti.
Malattie dell’accrescimento alla SITOV

L’intera mattinata è stata dedicata alle DOD, ovverossia a quelle “malattie ortopediche dello sviluppo”, frutto di una esiziale combinazione tra cause genetiche e fattori ambientali e fonte primaria, se non tempestivamente diagnosticate ed opportunamente trattate, di artrosi. Gian Luigi Manara, attuale presidente della SITOV, ha cercato di rendere tangibile la complessità clinica e diagnostica di questo variegato gruppo di patologie: osteocondrosi e osteocondrite dissecante (OCD), osteodistrofia ipertrofica (HOD) e fibrosa, ritenzione delle cartilagini encondrali (RCC), panosteite, fino ad arrivare alle “nuove patologie della crescita”, tra cui la mancata unione del nucleo caudale della glena scapolare, la sindrome di Sever e l’assai poco conosciuta sindrome di Osgood, altrimenti detta necrosi asettica della cresta tibiale.
La mattinata si è conclusa con l’intervento di Alda Miolo del CeDIS di Innovet che ha parlato di nutraceutici per ridurre il rischio di artrosi nei cuccioli predisposti. “Il cosiddetto “rischio artrosi” – ha puntualizzato la relatrice – è una costellazione di fattori su cui agire per dare spazio ad una vera e propria “prevenzione” dell’artrosi…Oltre alle DOD stesse, alla razza, al sovrappeso e/o alla stile di vita dell’animale, c’è da tenere in debita considerazione la scarsa efficienza del complesso di muscoli, tendini e legamenti (unità MTL), una sorta di “incompetenza” di questo apparato di contenimento articolare, legata a situazioni parafisiologiche (una crescita troppo rapida, ad esempio, o un’alimentazione eccessiva) o francamente patologiche, tipiche dello sviluppo (es. displasie).”
Per contrastare tale incompetenza, Miolo fornisce la “ricetta” nutraceutica. “Accanto alla nota attività condroprotettiva di glucosamina e condroitin solfato a basso peso molecolare, è auspicabile l’utilizzo di sostanze che agiscano primariamente sull’unità MTL. Alludo al’acido lipoico (ALA) che, ottimizzando le riserve energetiche e metaboliche di muscoli e legamenti, ha tutte le potenzialità per aumentarne la competenza funzionale e ridurre, di conseguenza, il rischio artrosi.”
Il pomeriggio, infine, ha visto Filippo Maria Martini, ricercatore dell’Università di Parma, impegnato nella spiegazione delle tecniche artroscopiche applicate alla diagnosi precoce ed al trattamento delle DOD a carico di spalla, gomito ed anca.