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Micro-PEA: nuove conferme di efficacia nella gestione del dolore cronico

Una corposa review mette in rassegna le molteplici evidenze scientifiche sulla capacità della Palmitoiletanolamide in forma ultra-micronizzata di alleviare il dolore persistente.
Micro-PEA: nuove conferme di efficacia nella gestione del dolore cronico

La mole di dati scientifici sulle proprietà antinfiammatorie e antalgiche della PEA (Palmitoiletanolamide) non lascia dubbi: nella gestione multimodale del dolore cronico, l’inclusione di una sostanza in grado di modulare l’attività di cellule non-neuronali (es. mastociti, microglia) è di fondamentale importanza per contrastare la neuroinfiammazione e coadiuvare il trattamento farmacologico. A condizione, però, che vengano utilizzate formulazioni biodisponibili ovvero idonee alla somministrazione orale.

 

Lo sa bene un gruppo di Ricercatori in neuro-farmacologia dell’Università di Firenze che ha appena dedicato una review proprio alla forma ultra-micronizzata di PEA (PEA-um), il cui profilo farmacocinetico, superiore rispetto alla PEA non trasformata (detta “nativa”), è ben documentato dalle numerose evidenze pre-cliniche e cliniche consultabili nel testo in questione.

 

Pubblicata su una prestigiosa rivista del settore, Pharmacology & Therapeutics, questa rassegna pone dunque l’attenzione sui dati di efficacia dell’integrazione dietetica di PEA-um nel controllo del dolore patologico di varia natura, sia come unico intervento che in politerapia.

 

Infatti, svariati studi clinici controllati condotti nell’ultimo decennio su animali e uomini hanno dimostrato che i soggetti trattati con farmaci analgesici (siano essi gabapentinoidi, oppiacei o FANS) unitamente a PEA-um hanno sperimentato un miglior controllo dal dolore rispetto a quelli non riceventi PEA.

 

Tale approccio combinato e sinergico, di conseguenza, ha spesso consentito di ridurre il ricorso al farmaco, sia dal punto di vista del dosaggio che della frequenza, limitando l’insorgenza di effetti collaterali nel breve e nel lungo termine. Inoltre, l’ottimo profilo di tollerabilità della PEA-um ne ha reso l’uso estremamente sicuro anche nei pazienti più fragili e anziani.

Questo lavoro rappresenta l’ulteriore conferma di come la PEA emerga nel panorama delle terapie non-farmacologiche del dolore con una crescente e solida base scientifica, e di come una tecnologia farmaceutica quale l’ultramicronizzazione sia determinante nel raggiungimento di risultati superiori.

 

 

 

Nobili S, Micheli L, Lucarini E, Toti A, Ghelardini C, Di Cesare Mannelli L. Ultramicronized N-palmitoylethanolamine associated with analgesics: Effects against persistent pain. Pharmacol Ther. 2024 Apr 12;258:108649.