Palmidrol: ufficiale la sua efficacia nell’allergia del gatto
I risultati erano già stati pubblicati nella rivista Veterinary Dermatology e tradotti successivamente in italiano su “Veterinaria”. Ora, arriva un’ulteriore convalida durante la sessione di “Dermatologia” del 44° Congresso Nazionale SCIVAC: il palmidrol è efficace nel trattamento di alcune tra le dermatopatie feline su base allergica di più difficile risoluzione, come la placca ed il granuloma eosinofilico. A presentare, nell’imponente Sala Plenaria del congresso, i dati degli studi clinici finora condotti, è Fabia Scarampella, nota specialista italiana in Dermatologia Veterinaria e co-autrice, assieme a Chiara Noli e Francesca Abramo, dello studio pilota sul Palmidrol precedentemente pubblicato. Dopo una breve caratterizzazione della molecola (“si tratta di un analogo sintetico della palmitoiletanolamide, sostanza endogena che si accumula nei tessuti nel corso di processi infiammatori”) e del suo meccanismo d’azione (“si ipotizza che il palmidrol, probabilmente legandosi ad un recettore specifico del mastocita, sia in grado di modulare negativamente lo stato di iper-reattività di queste cellule e, quindi, l’infiammazione), la ricercatrice ha descritto i risultati più importanti finora ottenuti con la somministrazione per un mese di Palmidrol nel gatto:
a) diminuzione dei sintomi (prurito, eritema, alopecia) e dell’estensione delle lesioni;
b) aumento dei valori densitometrici dei mastociti cutanei, a significare che la molecola è “effettivamente in grado di diminuire la degranulazione mastocitaria ed aumentare la concentrazione intracellulare dei granuli”.
Il Palmidrol si sta sempre più delineando nel panorama delle possibili opzioni alle classiche terapie a lungo termine, a base di corticosteroidi e/o antistaminici, pressoché costantemente utilizzate nell’allergia del gatto.