Mastociti e mastocitosi
“Il contributo fisiopatologico dei mastociti van ben oltre il consolidato ruolo nelle allergie e nelle condizioni IgE-mediate. E ciò dipende dalle straordinarie caratteristiche, morfologiche e funzionali, di queste cellule: la strategica localizzazione a ridosso delle terminazioni nervose e dei siti perivascolari da cui prende avvio la risposta infiammatoria; la predilezione per quei distretti di frontiera – cute e mucose – che fungono da interfaccia con l’ambiente esterno e che pone i mastociti ad immediato contatto con microrganismi di vario genere; la stretta vicinanza con i linfociti T, con cui tali cellule contraggono rapporti funzionali essenziali per l’avvio e la propagazione delle risposte immunitarie; la capacità di essere attivati da un incredibile ventaglio di stimoli diversi da quelli puramente immunologici; l’altrettanto peculiare funzionalità degranulatoria, vale a dire il rilascio di un ampio spettro di mediatori, in grado di essere coinvolti in situazioni non soltanto su base allergica.”
Poche righe bastano al gruppo di Francesca Levi Schaffer per dimostrare che i mastociti vanno ben oltre l’allergia. La loro funzionalità degranulatoria li pone, infatti, al centro di numerosi meccanismi implicati sia nelle difese dell’organismo che nell’innesco di svariate condizioni patologiche: dalle flogosi croniche, alle fibrosi, all’angiogenesi, ai meccanismi di riparazione tissutale, alle risposte di tipo autoimmunitario.
Levi Schaffer e coll. si soffermano, in particolare, sullo stretto rapporto bidirezionale esistente tra mastociti e linfociti T: “La letteratura – si legge nell’articolo – è ricca di dati che comprovano l’abilità dei mastociti di influenzare la funzionalità di tali cellule e di esserne, altresì, condizionati.” Svariati i meccanismi alla base di questo rapporto: dalla presentazione antigenica ai linfociti T, alla loro attivazione da parte di citochine di derivazione mastocitaria, al rilascio di specifici fattori che richiamano le cellule linfocitarie nei siti di flogosi, acuta e cronica.
Insomma, una review completa e dettagliata, che ancora una volta va a confermare le potenzialità di quegli approcci che, attraverso il controllo della funzionalità mastocitaria, possono dimostrarsi utili in numerosi stati patologici: a partire dalle allergie…ma non solo.