Malattia parodontale: curare o aspettare?
Si è appena concluso all’International Convention Centre (ICC) di Birmingham il tradizionale congresso annuale della BSAVA (British Small Animal Veterinary Association). Tra le relazioni incluse nei proceedings congressuali anche quella di Gregg DuPont (Seattle, USA) sulla cura della malattia parodontale nel cane e nel gatto.
DuPont si è concentrato sulla prevenzione e sul trattamento degli stadi ancora reversibili di parodontite, sintetizzandone i punti fondamentali: 1) prevenire l’accumulo di placca e tartaro, incentivando l’igiene orale quotidiana ed eseguendo periodici interventi ablativi; 2) educare ed informare il proprietario sull’importanza della cura del cavo orale del proprio pet, e sulle tecniche più efficaci di pulizia dei denti “che rimane sicuramente il mezzo più efficace per rimuovere la placca e prevenire la gengivite”; 3) correggere i fattori sistemici aggravanti la malattia parodontale (es. diabete, stress, scarsa nutrizione); 4) ridurre carica e patogenicità batterica, con opportuni interventi disinfettanti, antibiotici e microbicidi.
Insomma, se trattata tempestivamente, una gengivite può essere risolta anche con la semplice spazzolatura dei denti. Ma quanto più dilazionato sarà il trattamento, tanto maggiori saranno i danni e tanto minori saranno le speranze di successo terapeutico.