Neuroprotezione da resveratrolo
Un gruppo di biochimici brasiliani tratta sezioni di ippocampo di ratto con resveratrolo, prima di esporle a danno ossidativo mediante incubazione in acqua ossigenata. Obiettivo: approfondire i meccanismi con cui questo polifenolo naturale protegge il cervello dallo stress ossidativo, uno dei meccanismi maggiormente coinvolti nella neurodegenerazione e nelle malattie ad essa correlate, demenza senile in primis.
Una singola dose di resveratrolo si è rivelata in grado di prevenire le alterazioni ossidative indotte negli astrociti dall’acqua ossigenata. In particolare, il polifenolo è efficace nel contrastare la diminuzione di glutatione e nell’aumentare l’uptake del glutammato nelle cellule gliali sottoposte a danno ossidativo. Non solo, ma il resveratrolo preserva anche l’integrità di questi elementi cellulari e ne conserva le principali caratteristiche metaboliche.
Tutte attività che sottolineano ancora una volta l’importante potenziale neuroprotettivo del resveratrolo, avvalorando il suo utilizzo nella prevenzione e nel controllo di quelle alterazioni neurodegenerative – anche di natura ossidativa – cui il cervello va incontro con l’avanzare dell’età.