Il condroitin solfato STOPPa l’artrosi
Lo STOPP è firmato dal Gotha dell’Ortopedia europea, che, tra Francia, Belgio, Svizzera ed Austria, ha reclutato 622 pazienti affetti da artrosi del ginocchio, di cui 309 trattati con una dose giornaliera (800 mg) di CS a basso peso molecolare per due anni. Scopo dello studio: valutare la progressione radiografica dell’artrosi nel gruppo dei trattati rispetto ai soggetti di controllo, nonchè gli effetti a lungo termine sul sintomo dolore.
L’analisi radiografica del ginocchio ha evidenziato che nel gruppo trattato con il CS si ha una minor riduzione dell’altezza dello spazio articolare, a significare che il condroprotettore è in grado di prevenire la degradazione strutturale dell’articolazione, se somministrato a lungo termine. Non solo, ma durante i primi 9 mesi di trattamento, i soggetti supplementati con CS presentavano una significativa riduzione del punteggio del dolore rispetto ai pazienti trattati solo con placebo.
La pubblicazione è da inserirsi nel puzzle di dati EBM (Evidence-Based Medicine) sulla condroprotezione, a sostegno di quell’attività “disease-modifyng” che il CS esercita in corso di artrosi, e che può venire ulteriormente potenziata da quella che gli stessi autori dello STOPP avevano precedentemente ascritto ad altre molecole condroprotettive (glucosamina) [NdR Reginster JY et al. Long-term effects of glucosamine sulphate on osteoarthritis progression: a randomised, placebo-controlled clinical trial. Lancet. 2001; 357(9252):251-6].