Urys® nelle FLUTD
“Rassegna di Medicina Felina” pubblica i risultati di un’indagine descrittiva condotta contestualmente dal Dipartimento di Clinica veterinaria dell’Università di Pisa e dall’Università Autonoma di Barcellona (UAB), con il fine di valutare i problemi organici e comportamentali, alla base dei numerosi disturbi minzionali cui sono frequentemente soggetti i gatti.
Lo studio è stato condotto su due popolazioni distinte: da una parte, 78 gatti sottoposti a visita clinica per disordini della minzione ascritti a cause organiche, sia ostruttive che non ostruttive; dall’altra, 152 soggetti sottoposti a visita comportamentale, presso il Servizio di Etologia Clinica della UAB, per disordini minzionali (periuria) ascritti a problemi di natura comportamentale.
Sulla base degli accertamenti effettuati a Pisa, è risultato che la popolazione felina indagata è costituita prevalentemente da gatti europei, maschi castrati, con un’età media di 6,7 anni. I segni clinici rilevati sono stati, in ordine decrescente: ematuria, disuria, anuria, stranguria, pollachiuria ed incontinenza. E le malattie non ostruttive (cistite idiopatica, in particolare) rappresentano il 72% delle diagnosi riscontrate nei felini disturbati.
I ricercatori di Pisa dettagliano anche i trattamenti utilizzati per i disturbi minzionali del gatto: dall’antibioticoterapia, alla farmacologia a base di parasimpaticomimetici, alfa-antagonisti, anticolinergici ed analgesici, alla terapia dietetica e all’URYS®. Nel 10% dei soggetti, scrive il gruppo di Grazia Guidi, è stato somministrato un supplemento a base di palmidrol, un’aliamide in grado di controllare la risposta mastocitaria e limitare così il rilascio di mediatori implicati nella flogosi vescicale come NGF, TNF ed ossido nitrico. URYS®, sottolineano ancora, contiene anche glucosamina, precursore dei glicosaminoglicani, ed esperidina, un flavonoide che si concentra nelle urine dove riduce la carica batterica e contrasta lo stress ossidativo.
Qualche cenno, infine, alle caratteristiche deli 152 felini studiati a Barcellona. L’ età media dei soggetti all’esordio del problema comportamentale era di 2,7 anni, e l’eliminazione inappropriata risultava essere il motivo principale di visita riferito dal proprietario. Le diagnosi comportamentali? Avversione alla lettiera ed al suo substrato, problemi di marcatura urinaria, ma anche concomitante presenza di cistite interstiziale idiopatica.