Alitosi? Da oggi si può misurare.
L’alitometro graduato per misurare l’alito cattivo (alitosi) del cane è stato ufficialmente validato in occasione del 18.mo congresso europeo di Odontoiatria veterinaria, tenutosi, dal 10 al 12 settembre, in Svizzera (Zurigo): il primo paese che negli anni Settanta ha istituito un dipartimento universitario interamente dedicato all’Odontostomatologia del piccolo animale.
A presentare Halimeter® al pubblico del più importante evento annuale dell’EVDS (European Veterinary Dental Society) è stato il noto odontoiatra francese Philippe Hennet.
L’alitosi, ha spiegato, è assai spesso il primo segno di malattia parodontale (gengivite, parodontite) che viene rilevato dal proprietario. Ma, per stabilirne la presenza o sancirne la gravità, ci si è finora affidati soltanto alla soggettività del proprio naso.
Con l’introduzione dell’alitometro graduato nello strumentario di base del medico veterinario, la valutazione dell’alito cattivo si sposta sul piano dell’oggettività: quello, cioè, della misurazione dei “composti volatili dello zolfo”, prodotti da alcuni batteri presenti nella placca, e responsabili di quell’odore sgradevole che, a volte, rende difficile la stretta convivenza tra proprietario e pet di famiglia.
Uno strumento, dunque, indispensabile per avere facili, quanto importanti, informazioni sulla salute del cavo orale del proprio cane e/o gatto. Ed un metodo, quello della misurazione oggettiva dell’alito, utile a tutti: al medico veterinario, per indagare l’esistenza di possibili parodontopatie, ed intervenire nelle fasi ancora reversibili (gengiviti) di queste diffusissime malattie; al proprietario, per iniziare o rafforzare quelle strategie di corretta igiene orale quotidiana, oggi riconosciute come la miglior forma di prevenzione e difesa della salute di denti e gengive.