Settimana dell’invecchiamento cerebrale
Tre serate ed un’intera giornata saranno dedicate –nel periodo compreso tra il 13 ed il 18 maggio 2003 – alla disamina dei problemi comportamentali, cognitivi ed emozionali di cani e gatti anziani, sviscerati dal punto di vista clinico, patogenetico e terapeutico da comportamentalisti e farmacologi di fama internazionale. Il primo incontro si terrà, nella serata di martedì 13 maggio, a Vicenza. Coordinati da Maurizio Pasinato, Gary Landsberg – consulente per i problemi comportamentali degli animali da compagnia alla Doncaster Animal Clinic di Thornill (Ontario, Canada), nonché Presidente dell’ACVB (American College of Veterinary Behaviorists) – e Giovanni Re – Professore di Tossicologia e Farmacologia Veterinaria alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino – tratteranno rispettivamente la clinica dei problemi comportamentali dell’anziano, e l’approccio terapeutico con molecole deputate specificatamente a prevenire o a contrastare un invecchiamento cerebrale patologico, da cui tali problemi dipendono. La serata verrà riproposta giovedì 15 maggio a Bologna – con la coordinazione del noto zooantropologo Roberto Marchesini – e venerdì 16 maggio a Catania, con un chairman altrettanto noto come Gaspare Petrantoni.Caserta, infine, sarà la località dove si svolgerà, domenica 18 maggio, l’intera giornata dedicata ai problemi comportamentali dell’animale anziano. Oltre ai due relatori sopracitati, interverranno anche Maria Cristina Osella – comportamentalista ed attuale tesoriere dell’ESVCE (European Society of Veterinary Clinical Etology) – Luciana Bergamasco – responsabile del Laboratorio di Neurofisiologia Strumentale del Dipartimento di Morfofisiologia Veterinaria dell’Università di Torino – e Paola Badino, responsabile dei laboratori di Farmacologia e Tossicologia Veterinaria del Dipartimento di Patologia Animale dell’Università di Torino. “ L’augurio – dicono gli organizzatori di questa originale iniziativa – è quello che tali incontri possano contribuire ad aumentare sempre più la sensibilità nei confronti dell’invecchiamento cerebrale del cane e del gatto, anche alla luce della consapevolezza che oggi esistono strumenti diagnostici e terapeutici specifici per trasformare gli anni della vecchiaia dei nostri animali nei “golden years” della loro vita.”