Ciclosporina: il 66% dei gatti trattati manifesta effetti collaterali
La ciclosporina viene sempre più utilizzata nell’ambito del trattamento delle allergie cutanee del cane e del gatto. I dati finora disponibili dimostravano un grado di apparente sicurezza che consentiva un utilizzo disinvolto e su larga scala. Ora però uno studio retrospettivo di un gruppo di dermatologi americani, che ha analizzato le cartelle cliniche di 50 gatti di proprietà con diagnosi di allergia cutanea e trattati con ciclosporina sistemica per almeno un anno, suggerisce una certa cautela. L’obiettivo dello studio era di documentare la comparsa e la tipologia degli eventi avversi manifestatisi in corso di terapia. Risultato: 33 dei 50 gatti trattati (pari al 66%) presentavano effetti collaterali prevalentemente di tipo gastrointestinale (vomito, diarrea), che comparivano nell’arco delle prime otto settimane di trattamento, e che nel 10% dei casi erano talmente imponenti da costringere alla sospensione della terapia.
A seguire, l’indagine evidenziava numerosi effetti avversi, tra cui la perdita di peso o, alternativamente, l’obesità, l’anoressia, con conseguente lipidosi epatica, la gengivite, fino a casi di diabete, aumento degli enzimi epatici, infiammazione intestinale cronica, otite, infezioni urinarie, cataratta, ipertiroidismo ed insufficienza renale. In qualche caso, gli eventi avversi erano transitori. In altri, si rendeva necessario sospendere la terapia, o ridurre la frequenza di somministrazione.