OMAGGIO A DIDIER NOEL CARLOTTI
“Pochi uomini, anche famosi, possono vantarsi di aver fatto la storia della loro professione. Ebbene, Didier Noel Carlotti è uno di questi.” Le parole sono del dermatologo Eric Guaguere, che in una frase è riuscito a riassumere il contributo assolutamente unico di Carlotti alla crescita della dermatologia veterinaria in tutta Europa, tanto da renderla disciplina specialistica a sé stante. Membro fondatore e presidente sia della Società che del College europeo di dermatologia veterinaria (ESVD/ECVD), Carlotti ha ricoperto un ruolo chiave all’interno delle maggiori istituzioni veterinarie internazionali, dalla FECAVA, alla WSAVA, all’Associazione mondiale di Dermatologia veterinaria (WAVD), diventando referente per il riconoscimento dei diplomi europei di specializzazione. Promotore del primo congresso mondiale dedicato a questa disciplina scientifica (Digione, 1989), Carlotti ha pubblicato più di 200 tra libri e articoli scientifici, che, unitamente ad un’incessante attività di divulgazione e formazione continua, lo hanno fatto diventare punto di riferimento scientifico per importanti argomenti dermatologici: dalla dermatite atopica canina alle infezioni cutanee del piccolo animale. Capace di fondere il rigore scientifico all’entusiasmo per il nuovo, Carlotti è stato pioniere di tante innovazioni dermatologiche: dalla diagnosi orientata al problema, alla gestione più aggiornata delle piodermiti e delle allergie del cane e del gatto. Una passione innata, la sua, per la dermatologia e per tutto ciò che, nell’ambito di questa specialità veterinaria, poteva rappresentare un passo in avanti in termini sia di diagnosi che di terapia. Innovet ne può dare testimonianza diretta. Carlotti fu il primo che nel 2003, in occasione dell’annuale conferenza dei medici veterinari americani in Florida, citò la PEA (palmitoiletanolamide) tra le novità per la cura delle allergie feline. La sua lungimiranza scientifica lo aveva infatti portato ad apprezzare i risultati ottenuti in Italia con la molecola capostipite delle aliamidi nei gatti affetti da dermatiti eosinofiliche [NdR. Scarampella F et al. Vet Dermatol. 2001], tanto da diffonderne la notizia davanti ad una platea di specialisti internazionali. Un segno, questo, di quello che è stato lo spirito portante della sua vita scientifica: il credere, sono ancora parole del collega amico Guaguere, nelle idee, in quelle che aprono le strade, mobilitano e fanno progredire.