LA GLUCOSAMINA: UN PASSO AVANTI NEL TRATTAMENTO DELL'ARTROSI
Tre anni di studio su 212 pazienti con gonartrosi (artrosi del ginocchio) hanno finalmente confermato quanto finora soltanto supposto o estrapolato da esperimenti in vitro: la glucosamina cura l’artrosi.
Lo dice una sperimentazione clinica in doppio cieco, controllata versus placebo, condotta congiuntamente da 3 prestigiosi centri universitari (Liegi, Washington e Londra), i cui risultati vengono pubblicati in questi giorni dalla più autorevole rivista medica internazionale, The Lancet.
Lo studio, in particolare, dimostra per la prima volta che la glucosamina è una sostanza “disease-modifying”, in grado, cioè, di agire direttamente sul decorso dell’artrosi, rallentandone l’evoluzione.
Dal risultato anatomo-patologico ottenuto (assenza di riduzione dello spazio articolare) sembra addirittura che la glucosamina arresti più che rallentare l’artrosi.
La classe dei prodotti anti-artrosici, cosiddetti “disease-modifying” – finora più virtuale che reale, perché nessuna sostanza si era a tutt’oggi dimostrata all’altezza di questa definizione – trova, così, nella glucosamina, il suo primo candidato.
Somministrata per tre anni consecutivi alla dose giornaliera di 1.500 mg (pari a circa 15 mg/Kg), la glucosamina, oltre ad arrestare la più classica delle alterazioni anatomo-patologiche dell’artrosi (riduzione dello spazio articolare), si è anche dimostrata attiva nel diminuire la sintomatologia, migliorando i parametri algico-funzionali dei soggetti trattati.
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Reginster J.Y., et al., 2001, Long-term effects of glucosamine sulphate on osteoarthritis progression: a randomized, placebo-controlled clinical trial, The Lancet, 357 (9252): 251-256