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ALIAmidi: confermato il meccanismo d’azione topico

In occasione del quinto congresso mondiale di Dermatologia Veterinaria (World Congress of Veterinary Dermatology, WCVD 5), appena svoltosi (25-28 agosto 2004) a Vienna, sono stati presentati i risultati di una ricerca congiunta italo-inglese che ha portato alla conferma dello specifico meccanismo d’azione di un’ALIAmide ad applicazione topica – l’Adelmidrol - nel cane. Un chiaro effetto di modulazione sulla funzionalità dei mastociti, che spiega le importanti e molteplici potenzialità d’impiego di questa molecola.
ALIAmidi: confermato il meccanismo d’azione topico

Francesca Abramo, Ordinario di Anatomia Patologica Veterinaria all’Università di Pisa, ne aveva già parlato al 48mo congresso nazionale SCIVAC (Rimini, 27-30 maggio 2004). Ora, proprio in occasione del WCVD 5, l’anatomo-patologa italiana presenta in dettaglio i risultati delle sue ultime ricerche sulle ALIAmidi, effettuate congiuntamente con il prestigioso gruppo di David Lloyd del Royal Veterinary College di Londra.
Lo scopo di queste ricerche? “Nel 2001 – spiega la Abramo – avevamo dimostrato come il Palmidrol – capostipite delle ALIAmidi sintetiche – fosse capace, quando somministrato per via orale, di ridurre sintomi e lesioni dell’allergia nel gatto, down-modulando l’eccessiva degranulazione dei mastociti cutanei e, dunque, diminuendone il rilascio di mediatori pro-infiammatori, vasoattivi e pruritogeni. Ora, ci siamo prefissi di confermare anche il meccanismo biologico dell’Adelmidrol: un’ALIAmide che, per peculiari caratteristiche chimico-fisiche, si presenta particolarmente adatta alle applicazioni topiche.”
Il modello sperimentale utilizzato è quello di “ferita aperta” nel cane. “Un modello – dice la Abramo – che può confermare la possibile influenza dell’Adelmidrol sulla funzionalità dei mastociti cutanei del cane, stante il ruolo di primo piano che tali cellule rivestono nella dinamica della cicatrizzazione.”
E la conferma è arrivata. “Abbiamo trattato metà delle ferite, provocate con un punch da biopsia su 10 cani beagle, con un gel contenente Adelmidrol e le abbiamo, poi, paragonate istologicamente a quelle non trattate, valutando parametri come il numero e la densità del contenuto granulare dei mastociti presenti… Ebbene, tra controlli e trattati non abbiamo osservato conte mastocitarie significativamente differenti. Al contrario, l’analisi densitometrica ha rivelato un chiaro aumento del contenuto granulare dei mastociti presenti nelle ferite trattate rispetto a quelle di controllo…”.
A significare che l’Adelmidrol agisce effettivamente down-regolando la degranulazione dei mastociti nel cane ed aumentandone, pertanto, la concentrazione di granuli intracellulari.
L’abstract pubblicato negli Atti del WCVD 5 è disponibile su richiesta a: cedis@innovet.it