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Adelmidrol riduce il volume delle ferite

Un software applicato all’ultrasonografia ad alta risoluzione (HRU) dimostra che l’applicazione topica dell’aliamide Adelmidrol determina una significativa riduzione del volume delle ferite aperte nel cane e, dunque, ha effetti positivi sulla cicatrizzazione per seconda intenzione. È “Wounds” di maggio 2007 a pubblicare questi dati, ottenuti dai ricercatori del Royal Veterinary College di Londra.
Adelmidrol riduce il volume delle ferite

Il modello sperimentale è lo stesso che, in precedenza, aveva portato alla dimostrazione dello specifico meccanismo d’azione – la down-regolazione della degranulazione mastocitaria – dell’Adelmidrol e che era stato messo a punto congiuntamente dal gruppo di David Lloyd e da Francesca Abramo del Dipartimento di Anatomia Patologica Veterinaria di Pisa: ferite provocate con un punch da biopsia nella regione toraco-lombare di cani Beagle; trattate a random con un gel contenente l’aliamide Adelmidrol, applicato localmente tre volte al giorno per 28 giorni; ed, infine, valutate con l’HRU, un’ultrasonografia non invasiva ad alta risoluzione, che permette di monitorare in maniera seriale area e volume della ferita, senza interferire con il processo cicatriziale o richiedere prelievo bioptico.
“I risultati precedenti pubblicati sempre su Wounds – scrivono Lloyd & coll. – si erano limitati alla valutazione dell’area delle ferite…Ora, un software incorporato alla tecnica HRU ha consentito di ottenere dettagliate informazioni anche sul volume di queste ferite, indipendentemente dalle loro caratteristiche morfometriche.”
“Nelle fasi iniziali della riparazione – si legge nei risultati – le ferite trattate con Adelmidrol avevano un volume maggiore rispetto alle ferite di controllo…Ma, a partire dal dodicesimo giorno fino alla fine dello studio, le ferite trattate presentavano un volume significativamente inferiore a quelle non trattate e cicatrizzavano più rapidamente.” Così gli Autori spiegano gli effetti dell’aliamide: “Adelmidrol favorisce la riparazione delle ferite modulando il rilascio di mediatori da parte dei mastociti e, dunque, rallentando le prime fasi della riparazione…Ipotesi confortata peraltro anche dai dati di letteratura, che dimostrano come l’iniziale rallentamento della riparazione si traduca in un’ottimizzazione delle successive fasi cicatriziali: dalla contrazione, alla riepitelizzazione, alla diminuita formazione di piaga.”
“In conclusione – si legge – l’aliamide Adelmidrol ha dimostrato di avere un effetto positivo sulla cicatrizzazione, controllando maggiormente la sequela delle fasi riparative e determinando un miglior esito, estetico e funzionale, delle soluzioni di continuo.”