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FLUTD a Milano

Al 55° congresso nazionale SCIVAC interamente dedicato al gatto (Milano, 2-4 marzo 2007), Danielle Gunn-Moore ha parlato di FLUTD. Quell’insieme di condizioni che colpiscono vescica e uretra del gatto e che si possono contrastare con un’opportuna terapia di combinazione, adattata alle cause scatenanti l’infiammazione del tratto urinario.
FLUTD a Milano

Segni clinici, eziologia, fisiopatologia, indagine cliniche, biochimiche e radiografiche ed, infine, trattamento, sia medico che chirurgico. Questi i vari aspetti delle FLUTD (Feline Lower Urinary Tract Disease) affrontati in sede congressuale da Danielle Gunn-Moore, direttore della Clinica Felina dell’Università di Edinburgo. “Le FLUTD – ha esordito la Gunn-Moore – sono scatenate da un’enorme ventaglio di cause che si modificano con l’età dell’animale. Nei giovani, le cistiti sono prevalentemente idiopatiche, mentre i gatti anziani hanno molta più probabilità di sviluppare cistiti batteriche, urolitiasi o neoplasie.”
Molto dettagliata anche la spiegazione dei meccanismi sottostanti alle FLUTD. “Recenti dati – afferma la studiosa – riconoscono nella cistite idiopatica la causa più comune di FLUTD…E l’analisi bioptica della parete vescicale prelevata da gatti colpiti rivela non solo un aumento del numero delle fibre del dolore e dei relativi recettori, ma anche un gran numero di mastociti, suscettibili di essere attivati per via neurogena e di rilasciare per degranulazione un ricco corredo di mediatori direttamente implicati nella flogosi vescicale e nei segni e sintomi ad essa correlati.”
Dopo una rassegna delle molteplici cause di FLUTD – dalle urolitiasi, ai tappi uretrali, alle cause infettive – la Gunn-Moore si è concentrata sui protocolli di diagnosi e terapia. “La chiave per il successo del trattamento – ha più volte ribadito – è la diagnosi corretta. Una volta identificata la causa, si può iniziare la terapia, che può essere chirurgica – per rimuovere, ad esempio, un’ostruzione uretrale di varia natura – o medica, come nel caso della cistite idiopatica.” Per quest’ultima, la Gunn-Moore ha illustrato un articolato protocollo di trattamento. Ridurre lo stress, innanzitutto; ma anche indurre la formazione di un’urina diluita, trattare lo spasmo uretrale e ripristinare il difettoso strato uroteliale dei GAG (glicosaminoglicani). “Uno studio controllato in doppio cieco – ha detto – ha analizzato gli effetti della glucosamina somministrata per via orale a gatti con cistite…Pur tenendo conto di un’estrema variabilità di risposta, alcuni gatti hanno reagito davvero positivamente all’integrazione orale con il precursore dei GAG.”