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Mastociti e cute allergica: ultime evidenze

È il mastocita al centro delle complesse interazioni neuroimmuni che caratterizzano le allergie cutanee. A sostenere tale affermazione interviene un gruppo di dermatologi dell’Università di Dusseldorf.
Mastociti e cute allergica: ultime evidenze

Al centro dei delicati meccanismi neuro-immuno-endocrini coinvolti nelle allergie cutanee c’è il mastocita. Una vera e propria cellula “relay” tra l’attivazione delle vie nervose sensoriali e la risposta patologica della cute. Un ruolo, questo, che il mastocita riesce ad assolvere proprio per la straordinaria capacità di degranulare – una volta attivato per via neurogenica – sostanze implicate nelle fasi essenziali dell’infiammazione allergica: alterazione dei microvasi locali, attivazione delle cellule immunocompetenti (es. linfociti T), rilascio di neuropeptidi (es. NGF).
Tale rilascio è in grado, a sua volta, di amplificare la degranulazione in atto, sensitizzare ulteriormente le terminazioni nervose locali e richiamare dal microcircolo le cellule tipiche della flogosi.
Questa nuova visione del ruolo mastocitario è approfonditamente illustrata in una rassegna di letteratura recentemente pubblicata da “Current Opinion in Allergy and Clinical Immunology”.
Mastociti, dunque, con un profilo patobiologico assai più articolato di quello che li vedeva coinvolti unicamente nelle prime fasi dell’allergia; e che, ora, li identifica come veri e propri microsistemi naturali di regolazione e di integrazione dei segnali provenienti dai tre super-apparati del nostro organismo: quello nervoso, quello immunitario e quello endocrino.