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Scoperto un nuovo meccanismo dell’artrosi

Un team internazionale di ricerca, anche italiano, scopre che l’artrosi dipende dalla disregolazione di un complesso di proteine endogene note come “complemento”.
Scoperto un nuovo meccanismo dell’artrosi

Per chi conosce l’Immunologia di base, il complemento è ben noto: quel complesso, cioè, di proteine fisiologicamente presenti nell’organismo, suscettibili di essere attivate a cascata sia dal legame antigene-anticorpo che dai microrganismi e, a seconda dell’equilibrio tra vie di inibizione e di attivazione, coinvolte nella sorveglianza immunitaria piuttosto che in numerose patologie di natura infiammatoria.
La prestigiosa rivista “Nature Medicine” pubblica ora i risultati di un gruppo di ricercatori delle Università di Stanford e Harvard che, in collaborazione con la Clinica Reumatologica dell’Università di Padova (Prof. Leonardo Punzi), individua proprio nel complemento uno dei fattori chiave scatenanti la malattia artrosica. Infatti, nei ratti con artrosi da instabilità (es. meniscectomia), ma con frazioni specifiche del complemento assenti o inattive, le lesioni cartilaginee, l’osteofitosi e la sinovite si rivelano di minor entità rispetto a quelle degli animali con una via del complemento intatta o attivata. Non solo, ma a dodici settimane dalla chirurgia, l’andatura degli animali con complemento inattivo risulta normale rispetto a quella dei ratti con attive tutte le proteine del complemento. Il team di ricerca dimostra anche la correlazione diretta tra complemento ed espressione di mediatori a significato infiammatorio e degradativo, oltre alla co-localizzazione, a livello di condrociti e sinovia, del complemento con proteasi degradative e chimasi che inducono l’apoptosi cellulare.
Si tratta di una scoperta che apre nuovi scenari nella visione dell’artrosi di pertinenza sia umana che veterinaria, e indirettamente ribadisce il ruolo chiave dei mastociti notoriamente stimolati proprio dal complemento a produrre e rilasciare mediatori coinvolti nella degenerazione, nell’infiammazione e nel dolore da artrosi, anche del piccolo animale.
Questi nuovi dati rappresentano pertanto una conferma dell’importanza di strategie terapeutiche specificatamente basate sul controllo funzionale dei mastociti iperattivati dal complemento in corso di artrosi.