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Come si cura la rottura del crociato dei cani piccoli

La combinazione di misure conservative rappresenta nel cane di piccola taglia l’approccio preferenziale per la rottura del legamento crociato e per l’artrosi che ne deriva.
Come si cura la rottura del crociato dei cani piccoli

A stabilirlo è un questionario distribuito a tappeto tra i veterinari inglesi, con l’obiettivo di individuare le terapie più utilizzate nella gestione della rottura del legamento crociato craniale o anteriore dei cani di piccola taglia (< 15 kg). In base alle risposte dei 161 veterinari rispondenti, risulta che quasi l’80% si affida a misure conservative, mentre sorprendentemente, a dispetto dell’evoluzione delle tecniche chirurgiche avvenuta negli ultimi 30 anni, solo il 15% opta per un immediato uso del bisturi. Ad influenzare la decisione terapeutica intervengono poi numerosi fattori, tra cui quelli più frequentemente considerati sono la gravità e la durata della zoppia, l’età, il peso corporeo e il grado di instabilità del ginocchio. Relativamente ai metodi conservativi utilizzati, sono in testa il controllo del peso e dell’attività motoria (passeggiate con guinzaglio corto), gli analgesici/antinfiammatori anti-artrosici, seguiti a ruota da misure di fisio- e idroterapia e dai condroprotettori, utilizzati dal 33% dei rispondenti anche dopo la comparsa del miglioramento clinico. La chirurgia extracapsulare di stabilizzazione risulta essere quella più utilizzata, seguita da osteotomie correttive e, solo in esigua percentuale, da metodiche intrarticolari. In sintesi, è l’approccio conservativo a dominare lo scenario terapeutico della rottura del legamento crociato anteriore dei cani di piccola taglia. Ovviamente, con un occhio di riguardo alla combinazione più adatta a controllare anche le inevitabili e dolorose conseguenze di natura artrosica. Comerford E, Forster K, Gorton K, Maddox T. Management of cranial cruciate ligament rupture in small dogs: a questionnaire study. Vet Comp Orthop Traumatol 2013; 26(6): 493-497 Leggi l’abstract di PubMed in: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24008348