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Gestione del cane con prurito

Una tavola rotonda di esperti dermatologi affronta gli aspetti più intriganti del prurito allergico e spiega come gestire con successo il paziente dermatologico veterinario.
Gestione del cane con prurito

Tutto parte dai meccanismi. Secondo i cinque esperti che animano il forum di “Clinician’s Brief”, per affrontare con successo quello che è considerato il segno clinico più frequente nella pratica ambulatoriale veterinaria, vale a dire il prurito, bisogna innanzitutto conoscere le intricate vie immunologiche alla base dell’ipersensibilità cutanea del cane.
La dermatite atopica, spiega il pool di esperti, inizia quando gli allergeni superano una barriera cutanea difettosa per funzione e struttura, e sollecitano il sistema immunitario cutaneo (linfociti T) a produrre citochine, a loro volta stimolanti la produzione di IgE e la successiva attivazione/degranulazione dei mastociti cutanei. È poi dall’eccessiva degranulazione mastocitaria di mediatori, in grado di sensitizzare i nocicettori periferici e di modificare la microcircolazione locale, che inizia il ciclo vizioso del prurito e dell’infiammazione cutanea: un circuito autoperpetuantesi che, alla fine, porta anche al progressivo deterioramento della funzionalità di barriera della cute, con maggior penetrazione allergenica, alterazione dell’equilibrio idrico transdermico e peggioramento della sintomatologia pruriginosa.
La cute dei cani allergici è molto predisposta a reagire ad insulti anche banali, ma non è altrettanto pronta ad eliminarli. Con questa considerazione, gli esperti individuano uno dei principali motivi di frustrazione nella gestione del cane con prurito: la necessità, cioè, di sottoporlo a trattamenti “a vita”, molto spesso accompagnati da risultati clinici scarsamente accettabili soprattutto per la qualità di vita sia dell’animale che del suo proprietario.
Segue la lista di consigli dei “saggi”: raccogliere una storia anamnestica il più dettagliata possibile; saper condurre una buona visita dermatologica; effettuare un’accurata citologia; eseguire test allergologici e trial dietetici ad eliminazione; e, soprattutto, adottare risorse e strategie per creare un’empatia con il cliente/proprietario, tale da ottenere fiducia ed affidabilità (compliance) per piani terapeutici anti-prurito a lungo termine.

Day MJ, Griffin C, Marsella R, Nuttall T, Zabel S. Itchy Dogs—Part 1. Diagnosis & Communication.
Everything you need to know but were too busy to ask about… Roundtable on canine allergic disease, Clinician’s Brief, April 2013, clinician’s forum, pp.1-8
http://www.cliniciansbrief.com/sites/default/files/attachmen…