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La pelle, organo di equilibrio

La pelle è la sede di una complessa coordinazione pro-omeostatica, cui contribuisce in maniera sostanziale il sistema endocannabinoide cutaneo, palmitoiletanolamide (PEA) compresa.
La pelle, organo di equilibrio

Alla cute, e alle sue incredibili capacità di coordinare l’equilibrio biologico dell’organismo, Andreas Slominski, patologo dell’Università di Memphis (Tennessee, USA), dedica un intero volume monotematico di “Advances in Anatomy, Embriology and Cell Biology”. 12 capitoli che servono allo studioso e ai suoi collaboratori per delineare la cute come incredibile organo di coordinazione periferica neuro-immuno-endocrina finalizzata alle esigenze omeostatiche dell’organismo intero. Vi si descrivono nel dettaglio le varie componenti di queste attività integrate pro-omeostatiche. A partire dalle cellule della cute: mastociti, cheratinociti, macrofagi, fibroblasti e linfociti che, attivati da vari stimoli (stress incluso), rispondono con il rilascio di una variegata pletora di mediatori biologici( dalle citochine, alle neurochine ai lipidi bioattivi) dalla cui disregolata o eccessiva produzione dipende la propensione o meno a sviluppare malattie destinate a cronicizzare e ad estendersi anche oltre il distretto cutaneo.
Tra i sistemi che agiscono da naturali bioregolatori dell’omeostasi cutanea figurano gli endocannabinoidi, mediatori lipidici prodotti “on demand” (al bisogno) dalla cute, e capaci di esercitare azioni fondamentali per il benessere omeostatico della cute: regolazione della proliferazione e differenziazione dei cheratinociti, effetti antinfiammatori ed anti-prurito.
La palmitoiletanolamide (PEA) è sicuramente la sostanza endogena simil-endocannabinoide maggiormente studiata. Slominski ne riporta gli effetti sul prurito a diversa eziologia e ne enfatizza le potenzialità di “efficace strumento terapeutico, capace di alleviare la sintomatologia pruriginosa, allergica e non.”
È l’ennesima testimonianza del riconoscimento ufficiale della PEA da parte della comunità scientifica internazionale, oltre che di strategia terapeutica di grande interesse nelle mani dei dermatologi veterinari italiani: per gli effetti anti-allergici e l’intrinseca sicurezza d’utilizzo.